CASERTA - Rosario Caputo, 48 anni anni, vice presidente di Confindustria Caserta con delega al credito, è stato riconfermato alla presidenza della Gafi Sud per il prossimo triennio. Al vertice della società cooperativa per azioni di garanzia fidi Caputo è stato eletto all’unanimità dal nuovo consiglio di amministrazione, che si è riunito, nella sua interezza, a margine dei lavori assembleari, che si sono svolti in seduta ordinaria e straordinaria, oggi, presso la sede dell’associazione degli industriali. Il nuovo Cda ha anche riconfermato, all’unanimità, l’uscente Riccardo Van Den Hende alla carica di vice presidente. L’assemblea del Confidi, infatti, oltre ad approvare il bilancio consuntivo dell’esercizio finanziario dell’anno 2007, è stata anche chiamata a rinnovare il nuovo consiglio di amministrazione, la cui composizione, rispetto al precedente, presenta una sostanziale novità. E cioè, la riduzione del numero dei componenti da 19 a 11. Uno snellimento – ha ricordato il presidente Caputo nella sua relazione – “suggerito dalla necessità di rendere più snello l’organo di governo della società, chiamato a gestire un ambizioso programma di espansione e una marcata connotazione regionale della Gafi Sud”. Dunque, l’assemblea dei soci, per la parte straordinaria dei lavori, alla fine ha eletto per acclamazione il seguente consiglio di amministrazione: Stefania Brancaccio, Francesco Canzano, Rosario Caputo, Giuseppe Di Gennaro, Nicola Diana, Luigi Farina, Marco Sabelli, Riccardo Van Den Hende e Giovanni Verazzo. In rappresentanza di Confindustria Caserta, inoltre, in seno al Cda siederà anche Gustavo De Negri. A far parte del Collegio sindacale, infine, sono stati eletti:Mauro Mastroianni (presidente), Giovanni Monaco e Francesco Rossetti (sindaci effettivi), Giovanni Gentile e Rossana Santonastaso (sindaci supplenti). Per la parte ordinaria dei lavori, invece, da sottolineare che sempre all’unanimità è stato approvato il bilancio consuntivo dell’anno 2007, certificato dalla società di revisione Deloitte e Touche spa, che può riassumersi con i seguenti valori. Il patrimonio netto della cooperativa ammonta ad 3 milioni 666 mila 362 euro. Patrimonio che assicura – ha argomentato Caputo – “una copertura dei rischi assunti di circa il 26% e un rapporto fondi propri ed impegni pari a 4, a fronte di quanto previsto dalle vigenti disposizioni che definiscono tale rapporto non superiore a 16,66. Valori che testimoniano – ha aggiunto il presidente - di quanto sia attento il Confidi nell’assunzione dei rischi”. Ancora: al 31 dicembre dello scorso anno il bilancio della Gafi Sud ha chiuso con un’eccedenza di 173 mila 608 euro che – ai sensi dello statuto societario – è stata destinata per il 30% a riserva legale (52 mila 082 euro) e per il 70% a riserva Fondo rischi indisponibile (pari a 121 mila 526). Cifre, tuttavia, che da sole non danno il senso della performance registrata dal Confidi se non considerando, evidentemente, questi altri aspetti: i soci della cooperativa sono complessivamente 840 di cui 131 ammessi nell’anno, con una crescita pari al 18%; gli affidamenti garantiti sono stati finora complessivamente 435 milioni di cui 75 milioni nell’anno con una crescita del 21%. Al 31 dicembre dello scorso anno, inoltre, gli affidamenti in essere sono stati di 12 milioni 529 mila 145, con una crescita del 36% rispetto al precedente anno; le operazioni di garanzia perfezionate nell’anno sono state 742 (+ 37% rispetto all’anno precedente); il portafoglio è rappresentato per il 33% da aziende del segmento “Retail” ossia con fatturato inferiore a 2 milioni 500 mila euro e per il restante 67% da aziende “Corporate” cioè con fatturato superiore. “In linea con il generalizzato orientamento bancario abbiamo rivolto prevalentemente la nostra attività – ha spiegato Caputo – verso il medio termine raggiungendo il 50% dei volumi rispetto al 19% di soli tre anni fa”. Insomma, ha concluso Caputo, “è cresciuta la nostra convinzione di dover continuare a perseguire gli obiettivi fissati per raggiungere al più presto e autonomamente i requisiti fissati dalla normativa sugli intermediari vigilati da Banca d’Italia”. (28 aprile 2008-18:44)