CASAL DI PRINCIPE (Caserta) - Il caseificio non era del boss: il tribunale lo dissequestra, ma i titolari denunciano l’amministratore giudiziario in Procura. Spariti 132 mila euro dal conto corrente dell'atitività. Un caso giudiziairio nel caso giudiziario che la dice lunga su come vengono amministrati i beni sequestrati. In alcuni casi, si arriva anche al fallimento delle aziene. Danneggiati e anche beffati i fratelli Antonio e Daniele Reccia, del Caseificio Reccia Srl, amministrato per cinque mesi da un consulente del tribunale. (SEGUE) (10 aprile 2008-12:56)