A Caserta l'Antimafia nel primo pomeriggio: poche ore prima, il blitz della Dda a Villa Literno che portato 28 persone agli arresti (di cui tre ai domiciliari) su 38 ordinanze chieste dal pm antimafia Francesco Curcio. Al centro dell'inchiesta, che ha consentito di evitare anche alcuni delitti, la lotta tra il clan liternese e quello di Ciccio Bidognetti ex fedelissimo di Sandokan. Indagati anche un ex assessore comunale (oggi consigliere) ed un addetto dell'ufficio tecnico accusati di peculato e abuso d'ufficio per avere installato 4 pali con relativi lampioni nei pressi dell'abitazione di un personaggio ritenuto vicino al clan. Secondo l'accusa, gli arrestati controllavano i traffici illeciti nella zona Le indagini, coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia, hanno svelato un piano messo a punto dagli uomini del clan per uccidere un boss rivale. Il gruppo malavitoso di Villa Literno, che sarebbe legato al cosiddetto clan dei Casalesi capeggiato dal boss Francesco Schiavone, detto Sandokan, da tempo si contrappone alla 'famiglia' Bidognetti per il controllo delle estorsioni e degli appalti. Dall'inchiesta, cosa non nuova, emerge anche l'imposizione di prodotti alimentari a precise attivitą commerciale. Nella fattispecie, dei "polli della camorra" che i commercianti taglieggiati dovevano preferire al posto di altre marche.