CASERTA - Picchiato a sangue da un gruppo di extracomunitari che gli hanno spaccato in testa nel vero senso della parola) un bastone spezzatosi durante la furia dei colpi. Vittima della brutale aggressione, attuata anche con calci e pugni, un cittadino italiano di 30 anni da solo contro un gruppo di africani: fra questi, John Oseh, 30 anni, della Sierra Leone, clandestino, pregiudicato e senza permesso di soggiorno arrestato dagli agenti del Commissariato di Castelvolturno (dove è accaduto l’episodio) con l’accusa di tentato omicidio. La vittima, M.G., di Napoli si trova ricoverato presso la locale Clinica Pinetagrande in condizioni gravi. Sarebbe stato picchiato senza motivo apparente all’esterno di un condominio del litorale dove erano giunti gli operatori dell’autombulanza per soccorrere un cittadino extracomunitario colto da malore. Gli infermieri, in un primo momento, erano stati ostacolati nell’accesso all’appartamento da un gruppo di extracomunitari: poi erano riusciti ad entrare. Una volta usciti si sono accorti dell’aggressione al giovane napoletano messa in atto dagli africani. L’episodio è accaduto nel pomeriggio di ieri al km 34 della domiziana. Sul grave fatto, però, non c’è stata ancora nessun intervento delle solite voci della cosiddetta “società civile”, o degli onnipresenti Comboniani. «Se la vittima fosse stata un cittadino extracomunitario – commentano a Castelvolturno – sarebbero stati in molti a condannare a brutalità dell’episodio e a parlare di intolleranza, razzismo ed altre falsità. Anche i titoli sui giornali, prevediamo, saranno ben nascosti».

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