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CASERTA: LA COGEIN DI PAGANO (SACE) DIETRO IL PIANO COMMERCIO?


CASERTA (di Giovanna Maietta Comitato Cittadinicasertani) - Che cosa si cela dietro il nuovo piano commercio di Caserta? Non sarà mica quel centro commerciale all’entrata della città che la Cogein realizzerà e gestirà? Ebbene si. I nostri amministratori abbandonano l’ordinario per dedicarsi in continuità con l’amministrazione Falco alle grandi opere. L’eco dell’aspirante sindaco Pettruti ci rimbomba ancora nelle orecchie con l’affermazione forte e decisa all’auditorium di via Ceccano in occasione della sua candidatura alle primarie: “L’Iperion deve chiudere”. Un monito verso il comportamento negligente del sindaco Falco e un grido alla legalità, dobbiamo prendere atto anche in questo caso, che siamo caduti dalla padella alla brace. Dal colpo di grazia inferto alla già devastata area Saint Gobain, con lo Uttaro e lo Ucar si passa alla distruzione del piccolo commercio del centro cittadino rimanendo nell’ambito della distribuzione della gestione della città. Costruzioni, termovalorizzatore, centro commerciale, parcheggi, impianti industriali. Ad ogni parola basta associare nome e categoria per sommare i poteri forti. Favoriti in tutte gli aspetti. L’esempio ultimo è dato dall’aumento che hanno subito i chioschi, circa il 450 per cento in più per occupazione permanente di suolo pubblico, mentre inversamente diminuisce dallo 0,50 allo 0,30 per cento l’occupazione temporanea dei cantieri edilizi. Il centrosinistra a differenza dei precedenti colleghi di maggioranza, pianifica strategicamente. Cosicchè il destino dei piccoli commercianti verrà deciso nel SIAD, quello dei colli tifatini nel PUC e il termovalorizzatore con un piano di differenziata sbagliato. Furbi altro che incapaci. Il progetto esecutivo del centro commerciale da realizzarsi nell’ex canapificio era già stato approvato nell’estate scorsa e il fatto che non si sia proceduto allo svolgimento dei lavori non ci ha mai fatto illudere che l’amministrazione Petteruti si fosse ricreduta cosi come fece col sottopasso dinanzi a palazzo reale. E i motivi del mancato ripensamento sono ovvi: Non siamo in campagna elettorale, la delibera di giunta con la quale si approvava il centro commerciale non è mai stata revocata, oltre all’appalto per la costruzione c’è anche quello per la gestione un doppio appalto alla Cogein di Mario Pagano(che avrebbe dovuto realizzare anche il sottopasso progettato dall’ingegnere Petteruti). Vuoi vedere che si è abbandonata la capanna per la villa? Speriamo di no, altrimenti poveri noi che dobbiamo ancora una volta combattere contro gli abusi edilizi. E poveri piccoli commercianti sempre più penalizzati dalla grande distribuzione e da amministratori che consapevolmente decretano la chiusura delle loro attività e la desertificazione della città. (27 febbraio 2008-18:32)

 
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