4 feb - I carabinieri del Comando provinciale di Caserta hanno arrestato, in due distinte operazioni dieci persone, sette delle quali ritenute legate al clan camorristico dei "Casalesi" ritenute legate ad una organizzazione accusata di taglieggiare commercianti ed operatori economici tra Capua, Pastorano e S. Maria Capua Vetere (Caserta). Tra gli arrestati vi è anche Vincenzo Schiavone, detto "o petillo", di 26 anni, di Casal di Principe, nipote di Francesco, detto"Sandokan" ritenuto ancora il capo dell'organizzazione. Insieme con altri sei pregiudicati, tutti ritenuti fiancheggiatori del clan, operante sia in provincia di Caserta sia nel basso Lazio Francesco Schiavone aveva minacciato imprenditori di Pastorano, Vitulazio e Calvi Risorta intimando loro di mettersi in contatto con l'organizzazione per il pagamento di tangenti. Le due Fiat Brava, con a bordo Schiavone ed i complici sono state bloccate dai Carabinieri, lungo la statale Casilina, in prossimità del bivio di Pignataro Maggiore, dove probabilmente i malviventi avrebbero tentato una quarta estorsione. Nei loro confronti, è stato adottato il provvedimento di fermo di polizia giudiziaria con l'accusa di concorso in tentata estorsione. Nel carcere di San Tammaro sono stati chiusi Vincenzo Schiavone, Romeo Aversano Stabile, di 31 anni, di Capua, Franco Bianco di 30 anni, Raffaele Piccolo di 29 anni, tutti di Casal di Principe, Carmine Noviello di 28 anni e Luigi Iorio di 42 anni, entrambi di San Cipriano d'Aversa. Con l';accusa di estorsione sono stati, invece, arrestati a S. Maria Capua Vetere, Pasquale Fava di 25 ani e Mario Madonna di 22 anni, entrambi del luogo. I due, un particolare, erano riusciti, dietro minacce, a farsi consegnare danaro e merce varia da un commerciante. Madonna è anche accusato di detenzione di armi e munizioni nonché di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio. Durante una perquisizione i militari hanno infatti trovato 25 grammi di cocaina già divisa in dosi ed una pistola calibro 38 special e 5 cartucce. Nel corso della medesima operazione è stato anche arrestato Giovanni De Martino, di 21 anni, con l'accusa di detenzione di sostanze stupefacenti, in concorso con Mario Madonna.