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CASERTA, RIFIUTI. PARLA CIARDIELLO. NECESSARIO PATTO IMPRESE PULITE E ISTITUZION


CASERTA (di Pietro Paolo Ciardiello - Capogruppo Ulivo Consiglio Proivnciale di Caserta) - Ritengo indispensabile fare una premessa per comprendere meglio come nasce l’attuale disastro ambientale. Insieme al Piano Rifiuti approvato dalla giunta Rastrelli, venne approvato il Piano Paesaggistico che vincolava l’intero territorio regionale escluso le aree dove il piano rifiuti individuava le discariche, i temovalorizzatori, le piattaforme ecc. Il piano rifiuti, quindi, individuava nella zona di Giugliano, Casal di Principe, Santa Maria La Fossa, Somma Vesuviana, Caivano, Acerra, Maddaloni i siti per le strutture a completamento del ciclo integrato. Da allora abbiamo assistito ad anni di lotte e di battaglie per scongiurare i pericoli che si profilavano in ragione di un piano regionale che convogliava a Caserta gran parte dei rifiuti dell’intera regione, con l'ulteriore aggravante che a Caserta, durante il governo di Centrodestra, l’amministrazione provinciale rilasciava circa 100 autorizzazioni ad imprese che nascevano nel campo dei trattamenti dei rifiuti, attraendo un traffico di rifiuti tossici e nocivi provenienti da diverse regione come la Lombardia, il Veneto, la Toscana. Un business di centinaia di milioni di euro controllato dalle ecomafie e da faccendieri, ben noti alla politica e alla magistratura. Un sistema perverso che ha messo in ginocchio il territorio, mentre imprese sane della nostra economia, lasciate da sole, hanno cercato con immensi sacrifici di salvaguardare le produzioni agroalimentari, trovando ampio consenso dei mercati nazionali ed internazionali. Durante questi dieci anni, la classe dirigente ha, invece, speculato per fini elettorali, salendo sul carro del commissariato fin dagli inizi dalla nascita della struttura, per drenare risorse, occupare poltrone e alimentare l’intreccio tra impresa e malaffare, a discapito dei cittadini. Nel corso degli anni sono stati reclutati esperti e professionisti frutto delle clientele politiche che ruotavano intorno al Commissariato per l’Emergenza rifiuti, con progetti approssimativi. A questo voglio aggiungere e ricordare all’On. Cosentino che nel buco di 2 miliardi del Commissario vi sono anche le centinaia di milioni bruciati dai consorzi Ce 3 e Ce 4, senza erogare alcun servizio ai cittadini della nostra provincia. Per quanto riguarda l’attuale situazione, purtroppo, non mi sorprende ancora una volta l’opposizione del Centrodestra al Piano De Gennaro, così come indicato da Giorgio Magliocca in consiglio provinciale, mentre vorrei sottolineare l’importanza della scelta fatta verso la provincializzazione del Piano Rifiuti. Una svolta che ci potrà consentire, d’intesa con il mondo delle imprese che operano nel campo dei rifiuti, di cui alcune all’avanguardia e che sono oggi costrette a comprare rifiuti riciclati da altre regioni, di avviare la raccolta differenziata e completare nel corso dei prossimi mesi il ciclo integrato. Per raggiungere questo obiettivo occorre responsabilità dell’intera classe dirigente per un patto tra istituzioni responsabili ed imprese responsabili, naturalmente non coinvolte nelle inchieste delle ecomafie. Sarebbe scellerato, invece, speculare politicamente sulla crisi dei rifiuti in Campania per mero calcolo elettorale, trasformando la Campania in uno spot elettorale per il centro destra, il quale cerca di coprire le proprie responsabilità votando nel consiglio comunale di Napoli no alla discarica di Pianura e no nel Consiglio provinciale di Caserta al Piano Provinciale, scaricando il problema sul casertano e senza prospettare alcuna soluzione sia a Napoli che a Caserta. Di fronte a questi opportunismi della politica i cittadini stanno dimostrando grande senso di responsabilità rispetto ai rappresentanti senatori e deputati della Cdl che hanno montato sulla stampa regionale e nazionale solo speculazioni elettoralistiche nascondendo le proprie e tante responsabilità e senza difendere il nostro territorio e le nostre produzioni, diversamente da quanto sta succedendo in Lombardia dove si continua a difendere il caso “Malpensa”, un aeroporto che ha accumulato vistose perdite ed è stato “mantenuto” solo con i soldi dei cittadini. Infine, voglio ribadire il pieno sostegno al Commissario De Gennaro e alla scelta della provincializzazione del piano dei rifiuti, auspicando che centrosinistra e cdl, possano, insieme, individuare con responsabilità soluzioni da proporre sul tavolo del commissariato. Una occasione per l’on. Cosentino di dimostrare di saper indicare proposte chiare invece di agitare spettri elettoralistici cavalcando il disastro ambientale, e lavorare per combattere gli interessi del malaffare che alimenta l’intreccio politica e affari. (5 febbraio 2008-13:48)

 
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