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SANTA MARIA C.V.: ANCHE L'EX SINDACO ENZO IODICE FINISCE...NEL PD


Santa Maria Capua Vetere- Un partito democratico dove la pluralità delle posizioni è una ricchezza per il dibattito interno e non una diminutio, o peggio ancora, un freno per una politica del fare che non sia, dunque, mera enunciazione di propositi ma concretezza e analisi delle problematiche. E dove gli spazi non vengano occupati per diritto divino bensì in base a un processo di trasformazione, senza per questo misconoscere le proprie identità, capace di creare un vero dialogo con la società in perenne cambiamento secondo logiche e articolazioni molto diverse rispetto anche al passato prossimo. Per Rosida Baia, Enzo Iodice, Pasquale Esposito, Pierpaolo Alabiso, Angela Bonavolontà, Anna Rosselli, Ludovico Ventriglia e tanti altri (tutti confluiti nel Pd dall’ex Ds e molti con militanza storica che affonda le radici nel vecchio partito comunista) sono questi i cardini di un ragionamento complessivo che li hanno indotti a preferire il nuovo partito democratico alle altre aggregazioni in corso d’opera. Il tutto, comunque, senza che via siano pregiudiziali verso chiunque. Anzi, con la massima disponibilità al confronto nell’ottica di un centrosinistra nazionale che ben presto sarà chiamato a una difficile battaglia elettorale contro un centrodestra particolarmente agguerrito e belligerante. “Tra qualche mese, nella migliore delle ipotesi, saremo richiamati alle urne per eleggere un nuovo governo nazionale – spiegano gli ex democratici di sinistra- e l’intero fronte del centrosinistra avrà davanti a se un compito che definire arduo è solo un eufemismo. Detto questo, e nonostante le differenziazioni che vi sono state e tuttora sussistono su scala locale, a nostro avviso deve prevalere un senso di responsabilità comune che non può e non deve essere caratterizzato da bordate nei confronti di nessuna delle compagini partitiche che compongono il nostro schieramento. Inviteremo, quindi, tutti a farsi carico di questa delicata problematica e a individuare, a partire magari proprio da Santa Maria Capua Vetere, una piattaforma di discussione collettiva scevra di ogni animosità. Il confronto, dunque, è la nostra prima priorità e desidereremo che avvenisse su questioni essenziali per il miglioramento della qualità di vita cittadina”. In particolare Rosida Baia, poi, si sofferma anche sulla cronologia politica del proprio percorso che è confluito nel partito democratico. A cominciare dall’iniziale adesione alla mozione Angius che, in ogni caso, era delineata all’interno del futuro partito democratico. “Insieme a tanti cari amici e compagni avevamo aderito alla mozione del senatore Angius quando questa, nonostante tutti i distinguo del caso e alcune perplessità, si configurava sempre come promotrice della sintesi politica in corso tra Democratici di Sinistra e Margherita e finalizzata alla semplificazione di un quadro politico caotico e magmatico. Successivamente, lo dico senza intenti polemici, solo Angius e pochi altri hanno deciso di imboccare una nuova strada partitica; mentre la gran parte degli aderenti di quella mozione, a cominciare dal senatore Brutti e da altri dei principali sottoscrittori, hanno aderito al partito democratico. E’ del tutto evidente, allora, che non vi è stato un travaso complessivo in altre forze, ma che superata la fase di stallo iniziale, ognuno, in piena legittimità, ha fatto le proprie scelte con convinzione con l’unico desiderio di offrire il proprio contributo personale a una coalizione che faticava a rinnovarsi e a proporsi in maniera diversa al vaglio delle cittadine e dei cittadini”. (29 gennaio 2008-18:57)

 
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