Ruspe ed altri automezzi del genio militare hanno avviato in localita' Ferrandelle a S.Maria la Fossa (Caserta) i lavori per allestire la prima piattaforma sulla quale, a partire da venerdi', come ha annunciato ieri il supercommissario per l'emergenza rifiuti, Gianni De Gennaro, dovranno essere conferiti i rifiuti della provincia di Caserta, ma anche di Napoli. Il presidio, attuato da tre giorni dai cittadini della zona, non ha impedito ai militari di entrare nell'area scelta per la realizzazione della prima piattaforma. Si tratta di un'area di 60 ettari, confiscati alla famiglia del boss Francesco Schiavone, ritenuto ancora a capo del clan dei casalesi, 43 dei quali erano destinati per realizzare un poligono di tiro. Gli spazi restanti sono nella disponibilita' del comune di S.Maria la Fossa, che, d'intesa con l'associazione anticamorra 'Agrorinasce' aveva in progetto l'avvio di una fattoria sociale. La scelta dell'area da parte del commissariato per l'emergenza rifiuti e' contestata dai sindaci di nove comuni della zona che hanno gia' rappresentato il proprio disappunto nel corso di un incontro con lo stesso prefetto De Gennaro. Stamattina, a S.Maria la Fossa cittadini e studenti hanno manifestato con un corteo contro il piano che prevede il conferimento nella zona 'Ferrandelle' 250 mila tonnellate di rifiuti. La manifestazione si e' svolta senza incidenti. (29 gennaio 2008-14:09)