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UN MILIONE DI TONNELLATE DI RIFIIUTI IN CAMPANIA: PIANO DE GENNARO


Servirebbe "un grande buco" dove ficcare il milione di tonnellate di rifiuti ammucchiati per le strade campane. In mancanza di questa 'megapattumiera', il commissario per l'emergenza, Gianni De Gennaro, ha individuato otto siti (sei nuovi) per la spazzatura, distribuiti equamente in tutta la regione. Ma da parte di sindaci e cittadini sono già partite le prime proteste. Mentre la procura di Repubblica di Napoli ha disposto il sequestro dell'intera area della discarica di Contrada Pisani, nel quartiere Pianura. Ipotizzati i reati di disastro ambientale ed epidemia colposa. PIANO DE GENNARO, DISCARICHE E SITI STOCCAGGIO - Il 'supercommissario' De Gennaro si è preso quasi due settimane di tempo per esaminare l'annoso dossier-monnezza ed oggi, in un'affollata conferenza stampa in prefettura, ha presentato il suo piano per uscire dall'emergenza. Tre discariche saranno riaperte: a quella di Difesa Grande, ad Ariano Irpino (Avellino), sono destinate 42.000 tonnellate; a Villaricca (Napoli) andranno 35.000 tonnellate; a Montesarchio (Benevento) 21.000. Saranno inoltre allestiti tre siti di stoccaggio provvisorio dei rifiuti: a Marigliano (Napoli) 98.000 tonnellate, a Pianura (Napoli) 20.000 tonnellate (ecoballe) e in località Ferrandelle, a Santa Maria La Fossa (Caserta) 350.000 tonnellate. Inoltre, 300.000 tonnellate sono previste per la discarica di Macchia Soprana a Serre (Salerno), già in funzione ed un'altra quantità nel sito di stoccaggio provvisorio dello stabilimento dell'ex Manifatture Tabacchi, nella zona orientale di Napoli. STOP A IMPIANTI CDR - Parte integrante del piano illustrato dall'ex capo della polizia è poi lo stop entro 10-15 giorni degli impianti che trattano il cdr (combustibile da rifiuti), in modo da rimetterli a norma, nonché l'avvio di un piano di raccolta differenziata straordinaria che consenta di far calare la quantità di rifiuti prodotta quotidianamente in Campania dalle attuali 7.200 a 6.000-6.500 tonnellate. "Il piano funziona - ha sottolineato il commissario, in riferimento ad eventuali proteste - se non ci sono intoppi. Se ci saranno dovranno essere superati". MA SINDACI PROTESTANO CONTRO SITI - Le proteste non hanno però tardato a manifestarsi in alcuni dei luoghi che dovranno accogliere i rifiuti. Il sindaco di Montesarchio, Antonio Izzo, ha chiesto un incontro urgente a De Gennaro. "Come è possibile - ha detto Izzo - venir meno ad un accordo di programma sottoscritto tra Comune di Montesarchio, Regione Campania, Provincia di Benevento e commissariato di Governo per l'emergenza rifiuti nel quale ci si era impegnati ad avviare un programma di riqualificazione ambientale dell'intera area su cui, nel recente passato, sono state sversate tonnellate di rifiuti di tutta la Campania?". Da parte sua, il sindaco di Ariano Irpino, Domenico Gambarcorta, ha scritto al capo dello Stato per chiedere il rispetto della legge del 5 luglio scorso che sanciva la chiusura definitiva della discarica di Difesa Grande. Per il sindaco di Villaricca, Raffaele Topo, la discarica non ha "spazi utili per altri rifiuti". Il sindaco di Marigliano, Felice Esposito Corcione, ha convocato per domani un consiglio comunale d'urgenza. "In paese - ha spiegato - le strade sono pulite grazie alla raccolta differenziata e quindi non possiamo consentire che si apra una discarica penalizzando proprio chi è virtuoso come noi". In serata, blocchi stradali e proteste a Gianturco, quartiere della periferia di Napoli, dove è stato individuato il sito di stoccaggio provvisorio dell'ex Manifattura Tabacchi. Più accomodante la posizione del sindaco di Serre, Palmiro Cornetta, che ha auspicato "un intervento sul disagio viario causato dall'arrivo dei camion". SEQUESTRATA DISCARICA PIANURA, IPOTESI EPIDEMIA - I carabinieri, intanto, hanno sequestrato l'intera area della discarica di pianura. Nel decreto firmato dalla procura si ipotizzano i reati di epidemia e disastro colposi. Il sequestro probatorio è stato firmato nell'ambito degli accertamenti avviati in seguito alle denunce di numerosi abitanti della zona su malattie (tumori, malformazioni, ecc) che in diversi casi avrebbero provocato anche decessi. L'inchiesta tende a stabilire eventuali nessi di casualità tra le malattie e la situazione di inquinamento della discarica. Il pm Stefania Buda, insieme ad alcuni esperti nominati dalla procura, ha eseguito nei giorni scorsi un sopralluogo a contrada Pisani verificando "uno stato di abbandono totale", come spiegano fonti della procura. Accertamenti saranno svolti anche sulla falda acquifera dalla quale negli scorsi decenni è stata prelevata acqua per irrigare i terreni circostanti. La discarica, attiva dagli anni Cinquanta, non ha mai avuto un sistema di impermeabilizzazione, imposto da una legge del 1982, circostanza riscontrata dai magistrati. (22 gennaio 2008-09:27)

 
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