''E' inammissibile che il Csm non decida nulla sulla vicenda Mastella''. Lo afferma il senatore Alfredo Mantovano (An). ''A distanza di 24 ore dal pesante attacco che il sen. Mastella, quale ministro della Giustizia, ha rivolto al procuratore della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere per condotte antecedenti e prossime alla vicenda che lo vede coinvolto giudiziariamente - rileva Mantovano - l'unica prova di esistenza in vita del Csm e' venuta finora dalla solidarieta' del vicepresidente Mancino, insolitamente manifestata all'indagato''. ''Delle due - commenta il senatore - l'una: o il dott. Maffei e' il magistrato inaffidabile e parziale descritto non da un semplice cittadino, ma dal Guardasigilli ancora in carica, e allora non si comprende perche' il Csm non l'abbia rimosso, anche in via cautelare, dall'incarico che ricopre, previo rapido accertamento delle accuse rivolte nei suoi confronti. Oppure queste ultime rientrano nel genere 'recriminazioni degli indagati', e allora non si comprende perche' il Csm non abbia gia' attivato un'azione 'a tutela', come e' accaduto per frasi molto meno gravi adoperate da politici nei confronti di magistrati''. ''Cio' che e' inammissibile - per Mantovano - e' che non accada nulla; e' inammissibile per la dignita' della magistratura italiana, per la serenita' dei cittadini del circondario di S.M. Capua Vetere, e perfino per la ragion d'essere del Csm''. (17 gennaio 2008-15:15)