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ARRESTI FIGLI BOSS LIGATO, PM CONZO AL SIG: 'ANDREMO AVANTI FINO IN FONDO'


Caserta (Comunicato Sig) - "Io e i carabinieri di Caserta, Capua e Pignataro Maggiore abbiamo fatto il nostro dovere, rendere giustizia a chi ha subito dei soprusi inauditi. Dopo le bombe di Capodanno e il ritrovamento degli ordigni in un casolare di via Vittorio Emanuele a Pignataro, abbiamo approfondito le indagini ed abbiamo sferrato un duro colpo alla camorra dell'Agro Caleno. E non ci fermeremo: andremo avanti, fino in fondo". Sono le parole rilasciate stamattina alle 9.30 in esclusiva, telefonicamente, al presidente dell'osservatorio sulla camorra di Caserta "Sig" (Sezione Investigazioni Giornalistiche) Carlo Pascarella, sotto protezione insieme con altri colleghi giornalisti, tra i quali Enzo Palmesano, Davide De Stavola e Salvatore Minieri, per le minacce subite dal clan Ligato di Pignataro Maggiore. Conzo è così intervenuto sulla cattura dei fratelli Pietro e Raffaele Ligato, il primo capo dell'omonimo clan di Pignataro Maggiore che sta tartassando da mesi i giornalisti impegnati sul fronte dell'anticamorra con minacce e attentati e che ha colpito, con atti intimidatori, diversi esercizi commerciali nella zona di influenza. Basti pensare che la sera del 31 dicembre scorso a Pignataro Maggiore due bombe furono fatte esplodere, con gravi danni e vere e proprie tragedie sfiorate, ai danni del mobilificio Pascarella (di proprietà proprio della sorella del giornalista Carlo Pascarella) e del panificio Corbo. Una spirale di violenza alla quale stamattina sperano di aver posto fine gli investigatori con l'arresto dei pericolosi pregiudicati. Del resto, dopo le bombe, il primo gennaio il pm Conzo lo aveva promesso allo stesso Carlo Pascarella che avrebbe agito in fretta. A Capodanno il sostituto procuratore della Dda di Napoli, contattato telefonicamente, da Madrid, dove si trovava per un breve periodo di ferie, disse testualmente a Pascarella e al "Sig": "Non vi preoccupate, la situazione è grave, interverremo pesantemente in pochi giorni". La promessa è stata mantenuta e i giornalisti minacciati dai Ligato, così pure i commercianti intimiditi, nonché il "Sig", ringraziano il dottor Conzo, il capitano Airoldi del Reparto operativo di Caserta, il capitano Conte della compagnia di Capua e il maresciallo De Siena della stazione di Pignataro Maggiore, per il duro colpo inferto alla camorra. Carlo Pascarella, presidente del "Sig": "Esprimo viva soddisfazione, stavolta spero restino in carcere, i Ligato hanno terrorizzato e stanno terrorizzando tutti a Pignataro Maggiore, i commercianti e giornalisti come me erano esausti. E ora la giustizia faccia il suo corso". Il "Sig", da ambienti investigativi, ha appreso che sono ora in corso indagini ulteriori per incastrare ulteriormente i Ligato. Secondo quanto appreso dal "Sig", Pietro Ligato sarebbe stato proprio il mandante delle due bombe fatte esplodere a Pignataro la sera del 31 dicembre 2007. (13 gennaio 2008-12:35)

 
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