CASERTA - Di fronte all’emergenza rifiuti, che tanti danni sta causando sia alle popolazioni che al tessuto produttivo di Terra di lavoro e dell’intera regione, è urgente riconquistare rispetto e dignità. Gli imprenditori di Terra di Lavoro, nell’esprimere sdegno di fronte a questo drammatico stato di cose, chiedono con forza un’azione di discontinuità rispetto al passato e, soprattutto, chiedono una decisa inversione di rotta nella gestione, a tutti i livelli di responsabilità, della problematica connessa alla raccolta e smaltimento dei rifiuti. Non c’è più tempo da perdere. Occorre passare dalle parole ai fatti. Subito. Ma occorre, inutile nasconderselo, anche una presa di coscienza collettiva della drammaticità del momento per uscire dal baratro. Per la parte che gli compete, Confindustria Caserta plaude convinta al senso di responsabilità e alla proposta realistica che il sindaco di Caserta ha fatto – nell’ambito di un necessario quanto urgente ritorno alla provincializzazione della problematica rifiuti – per la definitiva soluzione dela crisi. Vale a dire, la realizzazione di un termovalorizzatore sul territorio comunale, a valle del ciclo di raccolta, smaltimento, recupero delle immondizie, per il riutilizzo energetico delle stesse. In proposito, Confindustria Caserta (che già ha dato reiterata prova di civica responsabilità, mettendo a disposizione, attraverso autorevoli iscritti, siti per lo stoccaggio temporaneo dei rifiuti) non soltanto sostiene con convinzione la proposta dell’amministrazione comunale, ma si dichiara pronta a sostenere, con le necessarie risorse economiche, i propri tecnici e la migliore e più aggiornata tecnologia disponibile, tutte quelle azioni capaci di ridare ai cittadini e al mondo imprenditoriale di Caserta e di Terra di Lavoro rispetto, dignità, orgoglio e, soprattutto, riconoscimento di un forte senso civico che mai è venuto a mancare. Cifre qualitative, purtroppo, fortemente e forse irrimediabilmente compromesse, in poco meno di tre lustri, da una classe politica inetta, irresponsabile, incapace e incompetente a tutti i livelli decisionali. (12 gennaio 2008-18:08)