Anche la camorra è una monnezza della società... Caserta (di Ferdinando Terlizzi) - Ormai i giornali hanno scritto di tutto sulla monnezza in Campania tanto che
oggi scrivere di rifiuti sembra quasi retorica! Hanno scritto di
tutto e su tutti e sono state invocate le dimissioni di Bassolino,
Iervolino, Pecoraro Scanio, De Franciscis e compagni di merende. Ma le
dimissioni (ammesso e concesso che pure le dessero se avessero un
minimo di decoro) non bastano. Bisogna adeguare la punizione "secondo
la congruità del turbamento sociale arrecato". Mi spiego. Il massimo
della pena per un omicidio aggravato senza alcuna scriminante è
l'ergastolo? Bene. Per loro non basta. Bisogna adottare, per i signori
di cui sopra, lo stesso trattamento che i popolani napoletani
riservarono ad un "funzionario" del Regno delle Due Sicilie (stavo
per dire delle Due Monnezze) che aveva l'obbligo di conservare una
riserva di grano da utilizzarla in caso di carestie. La carestia
venne, ed il popolo affamato non trovò il grano perchè il
funzionario regionale (sembra quasi la Regione di oggi) custode
delle riserve, aveva falsificato le bolle di consegna e si era
venduto il grano come contrabbando incassando vari milioni. La folla
inferocita ed affamata, andò nell'ufficio dell'Annona del Comune di
Napoli, prelevò il funzionario da dietro la scrivania e lo condusse a
Piazza Mercato storico luogo delle decapitazioni pre e post
Repubblica di Napoli - a proposito qualora si dovesse verificare
l'evento prenoto fin d'ora un posto in prina fila per godermi la
scena). Il corpo dell'uomo venne fatto a pezzi e con una carriola i
rivoltosi sparpagliarono (sparsero, traduzione per i polentoni) i
diversi pezzi delle parti umane per tutta Napoli. Tanto è vero che poi
la famiglia, per dare degna sepoltura dovette acquistare brandelli di
carne umana col sistema di "prendi tre e paghi due".
Ma questo per Bassolino & Compagni non basta. Bisogna punirli con una
cosa ancora più rigorosa. Interdizione perpetua dai pubblici uffici
perchè riconosciuti veri e propri UNTORI... dispensatori di malattie
infettive. Per loro quindi... niente più politica! SOLO LA GOGNA. Non
quella mediatica. Quella che stringe le palle nella tavella. Altro che
De Gennaro! Qui il vero miracolo, finora, lo ha fatto solo San Gennaro
che non ha fatto scoppiare il colera! Vergogna. E non è finita.
Ritengo complici, di questa nefasta situazione, tutti coloro i quali
continueranno a votare i sopra citati e per loro auguro di far
spendere all'ASL miliardi per medicinali per curare un cancro maligno
senza riuscirci. E per ogni politico oggi in carica in Campania (con
qualche sparuta eccezione) che muoia tra mille sofferenze e mille
patimenti io immolerò un maiale (come loro) una pecora ed una vacca
in un pranzo comunitario. (10 gennaio 2008-16:50)
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