CASERTA - Decine di interventi dei vigili del fuoco per incendi di immondizia hanno caratterizzato la notte di San Silvestro a Caserta e in provincia, con disagi e proteste da parte dei molti cittadini per il fumo acre provocato dalla combustione della spazzatura ma anche di plastica ed altro materiale tossico. Un fenomeno che il sindaco di Caserta, Nicodemo Petteruti, aveva cercato di prevenire con una ordinanza senza precedenti, che vietava l'acquisto e l'accensione di qualsiasi fuoco d'artificio, anche legale. Le sei squadre di vigili del fuoco, tre del comando provinciale e tre dei distaccamenti, raddoppiate rispetto ai turni normali, hanno effettuato, soprattutto tra Caserta ed Aversa 83 interventi ed altri 20 roghi attendono di essere circoscritti e domati. Non e' stata tanto, come si temeva, l'accensione di artifici pirotecnici a provocare incendi delle montagne di rifiuti che da qualche settimana giacciono nelle strade e nelle piazze, ma la mano di cittadini esasperati per la situazione divenuta ormai insostenibile. Sono stati visti in azione anche gruppi di teppisti che hanno volutamente dato fuoco all'immondizia. Il piano definito dalla prefettura e dal Comune per fronteggiare l'emergenza incendi ha funzionato ma l'alto numero dei roghi continua a rendere difficili le operazione di spegnimento, nonostante il municipio abbia messo a disposizione dei pompieri autobotti private per il caricamento dell'acqua. Nel tentativo di prevenire gli incendi, il Comune di Caserta aveva fatto gettare sui cumuli di rifiuti latte di calce ed altro materiale per renderli piu' compatti e resistenti al fuoco. (1° gennaio 2008-12:40)