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RIFIUTI: 14 ANNI DI DANNI E IL GOVERNO PROROGA COMMISSARIA DI UN ANNO


CASERTA - Con le strade ancora invase dai rifiuti, soprattutto nella provincia di Napoli, il governo ha prorogato fino al 30 novembre del 2008 lo stato di emergenza rifiuti in Campania, nominando il prefetto Umberto Cimmino nuovo commissario gestore che sara' affiancato da un commissario liquidatore nei prossimi giorni. Il ministro degli Interni, Giuliano Amato, ha spiegato che i poteri finora esercitati dal commissario Alessandro Pansa, prefetto di Napoli, saranno ''rimodulati in modo da creare una transizione verso l'ordinarieta' ''. Il commissario gestore affianchera' gli enti locali ai quali ritorneranno alcuni poteri, mentre il commissario liquidatore si occupera' della parte finanziaria. Le scelte del Consiglio dei ministri aprono pero' la polemica politica: dal centrodestra si spara a zero sull'esecutivo, accusato di aver voluto sdoppiare l'incarico per soli motivi politici, ma anche dalla maggioranza si levano voci critiche, come quelle del presidente della commissione di inchiesta sui rifiuti Roberto Barbieri e dell'assessore regionale Marco Di Lello, che accusa palazzo Chigi di ''grave sottovalutazione'' della crisi campana. La buona notizia - meglio, uno scampato pericolo - viene invece comunicata dal ministro Pecoraro Scanio: il governo ha detto no all'ipotesi di aumento della tassa sui rifiuti a Napoli, che sarebbe stata ''un paradosso beffardo'', riconosce il responsabile dell'Ambiente. Sul fronte dell'emergenza si auspica una Napoli pulita nel giorno di Capodanno, se gli impianti di Cdr continueranno a lavorare e se si riuscira' ad individuare nuovi siti di stoccaggio provvisorio. La situazione e' peggiore in provincia e nel Casertano con i vigili del fuoco impegnati costantemente a spegnere i roghi di rifiuti, dati alle fiamme dai cittadini esasperati, ma inconsapevoli del rischio di produrre diossina con grave rischio per la salute. Da sfondo, l'incognita piu' pesante: cosa fare dal 31 dicembre quando chiudera' l'unico sito attualmente in funzione per lo stoccaggio delle ecoballe, quello di Taverna del Re, dove sono ancora in corso sit-in di protesta e dove oggi si sono registrati momenti di tensione tra manifestanti e forze dell'ordine. Si e' concluso, invece, il presidio a Carinola (Caserta), dove sindaci e cittadini hanno ottenuto la promessa di nuovi esami per verificare l'idoneita' del sito scelto per accogliere le ecoballe. I sindaci del comprensorio hanno presentato un'istanza di sequestro dell'area in Procura, e sulla questione domani si terra' un consiglio comunale straordinario a Caserta. A San Giorgio a Cremano (Napoli), dove la situazione e' al collasso, come in molte localita' dell'area vesuviana, l'agenzia regionale per l'ambiente ha bocciato per la terza volta l'allestimento di un sito provvisorio. E cosi', tra polemiche e rinvii, l'emergenza sembra piu' che mai senza fine. (29 dicembre 2007-12:07)

Carabottoli

Si e' conclusa senza incidenti la manifestazione di protesta di circa 2000 cittadini di Carinola e dei comuni limitrofi che hanno impedito, anche con trattori e auto, l'entrata nell'area della localita' ''Carabottoli'', di alcuni mezzi dell'esercito e di ditte private, incaricate di effettuare lavori per preparare il terreno ad accogliere ecoballe. I manifestanti, tra cui molte donne e bambini, hanno lasciato la zona che hanno presidiato, bloccando anche la strada provinciale con una coda di auto di circa due chilometri, dopo l'assicurazione che entro lunedi' nell'area indicata dal Commissario Delegato per l'emergenza rifiuti, prefetto Alessandro Pansa, saranno effettuati nuovi esami per verificare l'idoneita' del sito ad accogliere ecoballe. A convincere i cittadini ad abbandonare la zona i sindaci di alcuni comuni dell'area, i parlamentari casertani del PD, Pierino Sgueglia e Rosa Suppa e funzionari di polizia. I sindaci della zona hanno anche presentato un esposto alla procura della Repubblica di S.Maria Capua Vetere, chiedendo il sequestro preventivo della localtita' '' Carabottoli'' , dichiarato non idoneo due giorni fa, a conclusione di sopralluoghi di funzionari e tecnici dell'Arpac. Polizia, carabinieri e militari della Guardia di Finanza hanno assicurato l'ordine pubblico fin dalle cinque di questa mattina, quando avrebbe dovuto scattare l'operazione disposta dalla prefettura. Sul luogo le forze dell'ordine hanno trovato circa 500 persone, che avevano trascorso la notte all'addiaccio proprio in previsione dell'avvio dei lavori nel sito. In poco tempo la zona e' stata invasa da altre centinaia di persone, soprattutto donne e bambini, proprio in prossimita' dell'entrata dell'area. Le forze dell'ordine si sono limitate a spostare e a rimuovere, anche con l'ausilio di carri-attrezzi le auto che ostruivano il traffico sulla provinciale per Mondragone.

Si cercano nuovi siti, sindaci a caccia

Numerosi incendi di immondizia anche oggi in provincia di Caserta. Particolarmente impegnati dalla scorsa notte i vigili del Fuoco di Caserta ed Aversa per circoscrivere e domare incendi appiccati anche in prossimita' degli edifici. E mentre i cittadini, ormai esasperati per la lunga permanenza di montagne di rifiuti, soprattutto nell'agro aversano ma anche nel capoluogo e nelle zone limitrofe danno fuoco all'immondizia, i sindaci di numerosi comuni si stanno attrezzando per trovare siti di stoccaggio provvisori. Maddaloni sversera' temporaneamente nella parte perimetrale dell'interporto Marcianise-Maddaloni, Aversa dovrebbe conferire i rifiuti in una zona contigua al sito di stoccaggio 'Marruzzella' di S.Tammaro. Una riunione in proposito e' in programma questa sera al Commissariato di Governo. La citta' di Caserta, secondo quanto si e' appreso, e' stata autorizzata a portare fuori provincia parte dei rifiuti. Le operazioni di prelievo dell'immondizia, comunque, stanno avvenendo in maniera lenta e permane un grave stato di disagio per i cittadini.

 
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