San Felice a Cancello (Caserta) - Quattro persone sono state arrestate da agenti della Squadra Mobile di Caserta con l'accusa di estorsioni e usura. Ad un commerciante di S.Maria a Vico, in difficoltà economiche, avevano concesso un prestito pretendendo interessi che, ha accertato la polizia, ha superato anche il 140 per cento. Uno degli arrestati, Domenico Migliore, di 33 anni, pregiudicato di Arienzo è ritenuto responsabile di minacce nei confronti del debitore per costringerlo ad onorare il debito contratto, mentre gli altri tre, Pasquale Nuzzo, di 44 anni, piccolo imprenditore edile di Maddaloni, Antonio Di Francesco, pregiudicato di 46 anni, gestore di un distributore di carburante e Gennaro Martone, di 56 anni, di San Felice a Cancello,titolare di un caseificio sono accusati di avere dato in prestito il denaro al commerciante di S.Maria a Vico, con interessi da usurai. Martone, secondo le risultanze delle indagini della Squadra Mobile, è stato il primo degli arrestati a concedere prestiti al commerciante in difficoltà. A causa degli elevati tassi di interesse, ha spiegato il capo della Mobile casertana, il vice questore Rodolfo Roperti, il commerciante non riuscendo a pagare quanto concordato con il titolare del caseificio ha chiesto altri prestiti, sempre con tassi usurai agli altri due arrestati. La situazione debitoria si è così aggravata ed i tre 'creditori' avrebbero incaricato Domenico Migliore di recuperare le somme non pagate dal commerciante. Quest'ultimo, terrorizzato dalle minacce del pregiudicato ha consegnato al proprio legale una rendicontazione dei prestiti ricevuti , delle somme pagate e da pagare, con l'intesa che il professionista avrebbe dovuto consegnare il tutto a polizia o carabinieri ,nel caso di gravi atti intimidatori anche nei confronti dei propri familiari. (30 novembre 2007-10:05)