Visita presso il Comando Stazione Carabinieri di Alife, da parte del Comandante della Regione Carabinieri Campania, Generale di Brigata Franco Mottola e del Comandante Provinciale di Caserta, Colonnello Carmelo Burgio, per esprimere il loro apprezzamento ai militari che hanno svolto le indagini, che nella notte tra il 21 e 22 novembre scorso, hanno portato all’arresto in diverse regioni italiane, di 55 (cinquantacinque) persone coinvolte a vario titolo in un enorme traffico di droga. La maxi retata che per i Carabinieri, viene già ricordata come “la lunga notte delle manette”, era scaturita dalla morte per overdose di un giovane di Alife ed al successivo arresto di due spacciatori locali, i quali avevano venduto l’eroina killer che aveva provocato la morte del giovane. Un vero e proprio lavoro di “intelligence” che attraverso pedinamenti ed intercettazioni, ha portato a sgominare l’intera rete di spacciatori provenienti da varie province del territorio nazionale, ben 777 (settecentosettantasette) sono stati i singoli episodi di spaccio portati alla luce dal lavoro meticoloso svolto dai Carabinieri e centinaia sono state le dosi di eroina e cocaina sottoposte a sequestro. A ricevere gli apprezzamenti da parte dei vertici dell’Arma Regionale e Provinciale, a cui si è aggiunto anche quello del Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, Generale di Corpo d’Armata Gianfrancesco Siazzu, per i successi operativi conseguiti dai Carabinieri nell’Alto Casertano, sono stati: il Comandante della Compagnia di Piedimonte Matese, Capitano Salvatore Vitiello; il Comandante della Stazione di Alife, Maresciallo Giovanni Aceto, quello della Stazione di S. Gregorio Matese, Maresciallo Giuseppe Grasso, insieme a tutti gli altri militari che hanno collaborato nelle indagini. (27 novembre 2007-12:25)