Caserta - Un falso alibi, seguito da un successivo piano difensivo che gli investigatori ritengono entrambi costruiti a tavolino, hanno fatto scattare oggi tre provvedimenti cautelari che hanno riguardato il boss di Recale Antimo Perreca (gią detenuto e raggiunto da una nuova ordinanza); la moglie di quest'uultimo, Anna Mellucci (colpita da un obbligo di dimora) e di Carmine Liparulo, pregiudicato vicino al clan Massaro di San Felice a Cancello finito in carcere. I provvedimenti sono stati eseguiti dagli agenti della Squadra Mobile di Caserta nell'ambito delle 'indagini sul delitto di Pasquale Pratillo, avvenuto quattro anni fa a San Nicola La Strada. Tutto ruota attorno ad una presunta visita dentistica effettuata - a dire di Perreca, ma smentita dagli investigatori - presso il centro Sdp di Recale e all'intercessione di alcuni legali. Uno, gią ritenuto non raggiungibile da alcuna misura visto il debole quadro indiziario, l'altro destinataro di una sospensione dall'attivitą. Quest'ultimo, stimato professionista del foro sammaritano, aveva peraltro ampiamente chiarito - con prove documentali che saranno presentate nella sede giudizaria opportuna - discrasie accusatore a suo carico. (26 novembre 2007-15:25)
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