CASERTA (di Giovanna Maietta Comitato Parco Cerasola - Centurano) - Sono sette anni che chiediamo ai nostri amministratori di provvedere ad eliminare l’indecente discarica a cielo aperto di via Borsellino. Ci siamo rivolti anche ai prefetti e al difensore civico ma senza alcun risultato. E intanto di questa inerzia ne pagano le conseguenze i cittadini costretti a respirare la diossina di immondizia indifferenziata bruciata continuamente. Dall’ultimo esposto che il comitato di Quartiere ha rivolto al prefetto, al sindaco e all’assessore al ramo le condizioni della strada sono peggiorate, ai cassonetti spesso anche vuoti si aggiungono cumuli di immondizia per lo più cartone e cellofan, significa materiale da imballaggio del centro commerciale iperion e di altre attività commerciali. Non c’è più controllo del territorio e parco Cerasola è in continuo degrado sotto tutti gli aspetti. Ordine pubblico e sicurezza sono ormai una chimera per i residenti come lo sono quei piccoli interventi di ordinaria amministrazione che servono a migliorare la vivibilità. L’ingresso in parco Cerasola è obbrobrioso, il benvenuto è dato dai tre spartitraffici che da quasi quattro mesi non si riescono a completare, il secondo impatto negativo è proprio la pira di cassonetti alternata ai cumuli di immondizia di via Borsellino, per non parlare che a stento si sono completati i lavori del manto stradale di via Marchesiello dove non esiste alcun segnale di regolamentazione del traffico e della sosta a partire dalle obbligatorie strisce pedonali. La scarsa illuminazione i corti circuiti le fogne aperte, l’incuria dei pochi fazzoletti di verde e la sovrastante sporcizia con i fetidi cassonetti stanno facendo di questo quartiere come di quasi tutta la città un luogo selvaggio e ritrovare la civiltà significa relegarla nelle quattro mura domestiche di gestione propria. Eravamo stanchi della politica di Falco delle grandi opere anche illecite come l’Iperion ma oggi non si riescono a fare neanche le cose più semplici e banali. Cambiano le amministrazioni ma non i risultati, e noi siamo costretti a esporre gli stessi problemi. Nel corso di questi anni abbiamo chiesto più volte di far allestire nell’illegale centro commerciale Iperion uno spazio interno, del suolo pubblico abusivamente occupato, per i raccoglitori dell’immondizia indifferenziata prodotta. Una richiesta spudoratamente disattesa, anzi l’aggiunta dei tre contenitori gialli con rotelle ha dato modo agli operatori del centro di utilizzarli come pale meccaniche per scaricare sulla strada. E’ certo che con la solita costanza faremo un altro esposto allegando le foto di questi giorni di immondizia bruciata continuamente che documentano il menefreghismo dei commercianti il quale sottintende quello degli amministratori, tutti e nessuno escluso, perché si sa che quando si parla di Iperion i colori politici si uniscono sotto l’unica bandiera della difesa del trasversalismo complice. Quante interrogazioni ci sono state in consiglio comunale sull’iperion o l’immondizia dell’iperion? Nessuna! (24 novembre 2007-16:07)