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MINACCE E CORSE TRUCCATE: AD AVERSA (CASERTA), SI FERMANO DRIVERS


AVERSA (Caserta) – Non si correrà oggi all’ippodromo Cirigliano di Aversa, il secondo in Italia per volume di scommesse. Le forze dell’ordine, infatti, sono tornate a presidiare la struttura casertana così come accadde lo scorso febbraio, al termine di una delle varie crisi dell’ippica campana. Il controllo sarà stretto e continuo per impedire che gli addetti ai lavori del Cirigliano siano minacciati da personaggi ritenuti vicine al crimine organizzato.Driver e allenatori, esasperati per la pesante situazione determinata da minacce e aggressioni e corse truccate (controllate dalla camorra che decide vincite e perdite), hanno deciso di non far disputare le otto corse previste per oggi e riservate ai «gentlemen drivers», ovvero i guidatori dilettanti che praticano il trotto agonistico, e in programma a partire dalle 15 di oggi. Si tratta del secondo appuntamento che salta in segno di protesta per la situazione di grave invivibilità dell'ippodromo. A riferire le decisioni di guidatori e allenatori è Francesco Gragnaniello, presidente nazionale dell'Upt, l'Unione proprietari trotto. «E' una posizione - sottolinea - pienamente comprensibile e che va rispettata. Sono operatori che chiedono di avere sicurezza e trasparenza». Ieri mattina, la conferma della linea dura era scaturita da un'assemblea con la partecipazione di una sessantina di persone. Successivamente, a Gragnaniello erano state comunicate due novità che avrebbero potuto portare ad una revisione della decisione. La prima è la convocazione di un vertice, in programma martedì prossimo a Roma, al ministero delle Politiche Agricole con il segretario generale dell'Unire, Maurizio Soverchia, lo stesso Gragnaniello e rappresentanti delle forze dell'ordine. A driver e allenatori era stata anche annunciata la presenza di un consistente numero di carabinieri e poliziotti, a partire da domani per garantire sicurezza. La protesta è stata confermata ieri sera. Non si esclude, comunque, che qualora martedì arrivassero decisioni concrete, si possa correre regolarmente mercoledì e che le due corse saltate possano essere recuperate nel mese di dicembre. Sul sito dell'Unire prende posizione il segretario generale Maurizio Soverchia che «con riferimento ai recenti fatti malavitosi occorsi presso l'Ippodromo di Aversa», ribadisce, a nome dell'Unione incremento razze equine, «la propria intenzione di contrastare con fermezza ogni comportamento che possa pregiudicare la trasparenza e la regolarità delle corse e, soprattutto, le condizioni di sicurezza in cui gli operatori ippici devono poter svolgere il lavoro». L’ente, «che sta intraprendendo tutte le iniziative, anche di carattere straordinario, volte a garantire la normalizzazione della situazione», conferma «la piena solidarietà agli operatori campani ai quali verrà assicurato tutto il necessario supporto istituzionale». Erano state le categorie professionali Upt, Angat e Unagt - con un documento diffuso nei giorni scorsi – a proclamare di fatto, con lo slogan «Uniti contro la violenza», il blocco delle competizioni nell'ippodromo. «Le categorie professionali - è scritto nella lettera-denuncia - proclamano l’astensione dalla dichiarazione dei partenti in esito alla persistente infiltrazione malavitosa tendente ad alterare il risultato delle corse. Il ripetersi di fatti incresciosi, come le violenze fisiche subite da più proprietari, allenatori, e guidatori, non consente la continuazione dell’attività professionale. Per l’ennesima volta - prosegue la nota - si invita l’Unire ad adottare tutte le misure più opportune, in quanto dopo gli interventi di febbraio scorso, che avevano riportato regolarità e tranquillità nel settore, non vi sono stati più controlli adeguati, malgrado le continue denunce delle categorie. (24 novembre 2007-00:01)

 
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