Avevano chiesto una mega tangente di 20 mila euro al proprietario di un'azienda bufalina della provincia di Caserta - addirittura puntandogli una pistola contro alla presenza della figlia dell'uomo, una bambina di 5 anni - ma sono stati incastrati dalla denuncia della vittima e dalle immagini di una telecamera. I carabinieri della stazione di Grazzanise, reparto sotto la giurisdizione della compagnia di Santa Maria Capua Vetere, agli ordini del capitano Carmine Rosciano - hanno eseguito un fermo emesso dalla Dda di Napoli con l'accusa di tentata estorsione aggravata nei confronti di due persone legati al clan camorristico dei Casalesi. L'indagine si è basata sulla denuncia dell'imprenditore e sulle immagini riprese dagli impianti a circuito chiuso dell'azienda bufalina dove gli indagati si erano recati per chiedere il pizzo. I due - Gianluca Fulgido, di 34 anni e Antonio Mercadante, di 29 anni - si erano presentati nell'azienda armati di pistola chiedendo il pagamento di 20 mila euro. La zona è stata così controllata dai carabinieri che hanno proceduto a sentire l'imprenditore, ad acquisire la registrazione a circuito chiuso, estrapolarne i fotogrammi e sottoporli alla vittima del tentativo di estorsione per l'individuazione dei due estorsori. (19 novembre 2007-17:25)