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CASERTA, RIFIUTI: RIUNIONE SINDACI IN PROVINCIA. PARLA DE FRANCISCIS


“Sono grato ai tantissimi sindaci che hanno accolto il mio invito per l’assemblea di oggi sull’emergenza rifiuti. Come era nelle nostre intenzioni, è stato un incontro estremamente propositivo. Un dato è emerso con chiarezza: la risoluzione dei problemi dei cittadini deve prescindere dalle appartenenze politiche. Oggi abbiamo dimostrato che c’è una classe dirigente in provincia di Caserta che ha scelto l’unità anziché le divisioni e lo scambio di accuse sterili su un tema così decisivo per il futuro della Campania”. Il presidente della Provincia, Sandro De Franciscis, sottolinea così la sua soddisfazione per l’esito dell’assemblea dei sindaci ospitata nell’aula consiliare della Provincia. Circa 90 primi cittadini hanno preso parte all’iniziativa promossa da De Franciscis. “Lo sfascio in tema di rifiuti – ha esordito il presidente – è sotto gli occhi di tutti, ma non l’abbiamo creato noi e nemmeno voi sindaci; tuttavia è insieme che dobbiamo trovare una via d’uscita, visto che la lunga gestione commissariale non ha dato alcun frutto”. All’incontro erano rappresentate tutte le diverse aree territoriali della provincia, dal Matese al litorale, dalla conurbazione casertana all’agro aversano: “Di fronte a tanta disponibilità e sintonia serve ora accelerare per dare risposte ai cittadini”, ha aggiunto De Franciscis, che ha ricevuto mandato dall’assemblea di dar vita a un’azione politica forte e corale da assumere nei confronti del Parlamento e della Regione Campania, affinché si arrivi a un decreto legge esemplificativo dell’attuale confuso quadro in tema di rifiuti esistente in Campania, capace di superare i nodi irrisolti. L’assemblea ha inoltre sottoscritto le preoccupazioni del sindaco e della comunità di Carinola, città scelta come sede di un nuovo sito di stoccaggio delle ecoballe, chiedendo al presidente della Provincia di rappresentarle ad horas al Commissario per l’emergenza rifiuti, Pansa, esplorando anche la possibilità di far valere le proprie argomentazioni nelle sedi giurisdizionali. L’incontro è stato incentrato soprattutto sulla prospettiva dell’organizzazione del ciclo integrato dei rifiuti in provincia di Caserta, che preveda meccanismi di solidarietà e perequazione tra le diverse zone, e per la prima volta si è discusso anche di un piano industriale. “Sulla localizzazione degli impianti – ha sostenuto De Franciscis – sarebbe auspicabile utilizzare le zone Asi come aree in cui insediare siti di compostaggio, seguendo il criterio di suddivisione dei Consorzi di smaltimento”. A garantire il raccordo tra Provincia e Comuni sarà uno strumento snello di coordinamento che verrà istituito a breve. (13 novembre 2007-17:50)

Grimaldi, Nuovo Psi: non abbiamo ascoltato nulla di nuovo

“L’incontro di oggi in Provincia è stata l’occasione di ascoltare ancora una volta le stesse cose di sempre che, di fatto, significano l’abbandono dei cittadini da parte delle Istituzioni governative. Infatti, l’ormai quasi certa decisione sul sito di stoccaggio a Carinola è stata lasciata nelle mani del Commissario Straordinario, Alessandro Pansa che, è bene ricordarlo, rappresenta il governo centrale sul territorio. L’unica spinta forte che potrebbe rimettere in moto il meccanismo che ha portato all’individuazione scellerata di un sito di stoccaggio nel cuore del paese sarebbe l’intervento dei ministri campani del governo Prodi e dello stesso presidente Sandro De Franciscis, amico e sodale del vice-premier, Francesco Rutelli. Il nostro No non è il frutto di una presa di posizione irragionevole o ingiustificata, ma nasce dal fatto che il sito si stoccaggio si troverebbe in un territorio a vocazione prettamente agricola, e come se non bastasse, a poche centinaia di metri dal centro abitato. Inoltre, anche se continuiamo a parlare di ecoballe, sappiamo benissimo che in Campania non esistono ecoballe, ma rifiuti imballati alla meno peggio. A tutto questo, si aggiunge la consapevolezza che non servirà a risolvere il problema dei rifiuti nella nostra regione: i carinolesi sono quindi destinati a donare il loro sangue inutilmente. Per quanto ci riguarda, noi rimaniamo al fianco dei cittadini, gli unici rimasti a difendere il nostro territorio da scelte incomprensibili. Se quanto sta accadendo a Carinola fosse accaduto altrove, saremmo stati comunque con i cittadini perché è inaccettabile che all’improvviso una comunità del tutto impreparata, si trovi a dover fare i conti con l’incubo dei rifiuti, senza ricevere risposte o rassicurazioni da parte delle Istituzioni”.

 
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