Mondragone - Venti indagati e una richiesta d'arresto per il sindaco Ugo Conte (rigettata dal gip), oltre ad un ex ministro coinvolto nell'indagine. Secondo l'a Dda gli uomini contigui al clan La Torre avrebbero dato vita ad un gruppo politico con l'obiettivo di incidere sull'Amministrazione comunale di Mondragone (Caserta). E' quanto emerge dall'indagine sulle tangenti pagate dai vertici di una società mista del Casertano, la Eco 4 per lo smaltimento dei rifiuti per circa quattro anni. Ma ora si cerca di fare luce anche sulle assunzioni presso la stessa società. Gli investigatori stanno lavorando anche per chiarire gli aspetti legati ad alcune dimissioni, date per tenere in vita l'Amministrazione capeggiata dal sindaco Ugo Conte. Giuseppe Valente, già presidente del Consorzio di bacino, avrebbe fatto da cerniera "tra la sfera politico/amministrativa comunale, il potere imprenditoriale e l'aggregazione mafiosa" come afferma la Dda, gestendo anche assunzioni facendo così accrescere il suo potere. Ma non solo: nel mirino degli investigatori è finita anche una ex consigliere comunale, Mario D'Agostino, decaduta perché dichiarata ineleggibile, che - se pur uscita di scena - "si dimostrava di fatto capace di intervenire e condizionare le scelte dell'Amministrazione comunale di Mondragone", che dopo le elezioni del 2004 restava guidata dal sindaco Ugo Conte. (12 novembre 2007-20:49) (SEGUE)