L'Italia marcia spedita verso la medaglia d'oro di pugilato alle Olimpiadi di Pechino: parola di Clemente Russo, primo azzurro ad aver vinto, ieri sera a Chicago contro il russo Chakhkeiv, il titolo mondiale dilettanti dei pesi massimi. Un match in crescendo che ha dato spettacolo: "sarei spaccone a dire che mi aspettavo la vittoria - dice al telefono con l'ANSA - ma sapevo che ce l'avrei messa tutta e che avevo i numeri per vincere". Il pugilato italiano, come dimostra anche la vittoria di Roberto Cammarelle nei supermassimi e l'argento di Valentino nei leggeri, "é a buon punto. Ora - promette Russo - dobbiamo lavorare alle Olimpiadi". La gara che gli ha valso il titolo ne è stata una prova tangibile. "Ero tranquillissimo, mi ero preparato a fondo ed è stato un match d'intelligenza, senza strappì. E tranquillo, assicura, sarà anche a Pechino, nonostante la presenza dei temuti cubani che "in fondo, hanno due braccia come noi", ironizza il neocampione. Grande festa per l'esito dell'incontro, trasmesso in diretta, a Marcianise (Caserta), patria di Russo e paese di grandi tradizioni pugilistiche. Da lì venivano anche Tommaso Russo, l'ultimo a vincere prima di Clemente il titolo iridato, sedici anni orsono, a Sydney 1991, e Domenico Valentino, ieri a Chicago argento nella finale dei leggeri, anche lui delle Fiamme Oro della Polizia di Stato, come Clemente Russo. (4 novembre 2007-19:14)
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