Caserta - Con il governatore Draghi c'é "una grande sintonia di cultura di fondo. E' un fatto molto importante: cultura del cambiamento, del merito, della flessibilità e della modernizzazione". Così il presidente di Confindustria Luca Cordero di Montezemolo commenta i moniti lanciati ieri dal Governatore di Bankitalia a margine del Forum della piccola industria di Caserta. "Vi ricordate: ho detto che bisogna restituire le tasse a chi le paga. Abbiamo detto anche che chi lavora nelle fabbriche ha lo stesso merito" degli imprenditori, ha continuato il leader degli industriali. "E poi quella battaglia del cuneo fiscale era anche in funzione dei lavoratori - ha aggiunto - mi fa piacere questa tendenza comune".

"Senza un aumento della produttività non si possono migliorare le buste paga dei lavoratori". Lo ha detto il presidente di Confindustria Luca Cordero di Montezemolo dopo i richiami del governatore Draghi, aggiungendo che, pur rimanendo il contratto nazionale "il punto di riferimento, non basta. Abbiamo bisogno di premiare i migliori".

"Non sono contento di un Paese che vede il suo futuro di laedership con Brambilla o Grillo. Non mi piace. Non ci sta bene". Lo ha detto Luca di Montezemolo, presidente di Confindustria, al Forum della Piccola Industria.

"Non sono contento di un Paese che vede il suo futuro di laedership con Brambilla o Grillo. Non mi piace. Non ci sta bene". Lo ha detto Luca di Montezemolo, presidente di Confindustria, al Forum della Piccola Industria.

"Questo governo non è in grado neanche di tagliare le cravatte di due centimetri. Non è in grado di tagliare nulla. Non c'é coesione. Ma abbiamo bisogno che il governo governi, che prenda delle decisioni, qualsiasi esse siano". E' l'allarme lanciato dal presidente di Confindustria Luca Cordero di Montezemolo, secondo il quale il Paese "non è governato. Da 12 anni èimpossibile prendere decisioni di fondo".

La decisione di Fiat di aumentare di 30 euro le buste paga "non va interpretato come un atto ostile nei confronti dei sindacati né meno che mai come una rottura del fronte imprenditoriale nel rinnovo dei contratti dei metalmeccanici". Lo ha detto il presidente di Fiat e di Confindustria Luca Cordero di Montezemolo, aggiungendo però che in materia di rinnovi contrattuali "bisogna innovare introducendo strumenti più moderni per pagare meglio i lavoratori che contribuiscono ai risultati delle imprese" e per tenere conto "in sede aziendale" delle specificità del mercato.

"Non si può tornare al voto lasciando il Paese così com'é". La priorità per il presidente di Confindustria Luca Cordero di Montezemolo è quella di cambiare la legge elettorale, senza però "fare una riforma all'amatriciana". "Non è un bello spettacolo quello che la politica italiana sta dando in questi giorni - ha detto al Forum della Piccola industria - e non sarebbe una bella prospettiva quella di tornare al voto condannando il Paese ad un altro periodo incerto e confuso, chiunque fosse il vincitore. Dobbiamo uscire dall'idea che ogni volta sia meglio andare a nuove elezioni senza affrontare i veri problemi invece che attuare le grandi riforme di cui abbiamo bisogno".

Dal 2004, ha sottolineato il leader degli industriali, l'Italia vive "in una campagna elettorale continua. E anche oggi siamo di nuovo in piena campagna elettorale". Montezemolo non si limita ad accusare il governo, il suo è un attacco a tutto campo: "Vorrei chiedere all'opposizione, dopo 5 anni di governo, invece di soli annunci e proteste che cosa intende fare per il futuro del Paese. Se pensiamo che solo con le elezioni cambiamo il paese sbagliamo". "Abbiamo bisogno di una politica forte - ha continuato - autorevole, in grado di pensare al futuro del paese, non solo alle elezioni del prossimo mese, come se fosse un modo per risolvere i problemi". Montezemolo detta quindi la sua ricetta per la legge elettorale su tre obiettivi: avere una legge che consenta di "scegliere chi mandare in Parlamento, perché le liste precotte sono un'umiliazione per i cittadini, di ottenere governabilità e di valorizzare le coalizioni, perché possano avere un minimo di coesione".

I tagli fiscali operati dal governo sono "un primo passo nella giusta direzione", ma è anche solo "un punto di partenza" perché "ulteriori tagli saranno necessari nei prossimi anni". Così il presidente di Confindustria, Luca di Montezemolo, giudica la riforma fiscale dando atto al governo per la riduzione dell'Irap e del cuneo, ma sottolineando che il peso del fisco è ancora "insopportabile" per le imprese. Dal Forum della piccola industria Montezemolo si rivolge sia all'attuale esecutivo che al precedente. Sotto il governo Berlusconi, afferma, "abbiamo sentito 'azzereremo l'Irap' ma non è stato nemmeno sfiorato. Da questo governo vorrei invece sapere cosa intende fare per alleggerire il peso fiscale insopportabile".

Montezemolo sfoggia cravatta Ferrari

Cravatta rossa della Ferrari per il presidente di Confindustria, Luca Cordero di Montezemolo, che di fronte ai piccoli imprenditori riuniti al Forum della Piccola Industria ha voluto indossare un 'omaggio al merito' di chi lavorando sodo ottiene successo. "Sono contento di essere qui con la cravatta rossa. Ci tenevo, e l'ho indossata non per andare a Maranello ma per venire qui dai miei colleghi imprenditori che lavorano e spingono come la Ferrari, che fanno innovazione e ricerca con la stessa passione ed entusiasmo. La Ferrari ha più riflettori - ha detto - ma lo spirito è comune: mettere al centro il merito".

"Voglio fare il presidente di Confindustria con tutto me stesso fino alla sera prima, fino a quando non ci sarà il nuovo presidente, chiunque esso sarà". Lo ha detto il presidente degli industriali, Luca Cordero di Montezemolo, di fronte alla platea di oltre 1.000 imprenditori riuniti per il Forum della piccola industria. "Questo è il mio ultimo incontro con voi da presidente. Sono orgoglioso di quello che le imprese italiane e in particolare le piccole hanno fatto", ha detto.

"Questo governo non è in grado neanche di tagliare le cravatte di due centimetri. Non è in grado di tagliare nulla. Non c'é coesione. Ma abbiamo bisogno che il governo governi, che prenda delle decisioni, qualsiasi esse siano". E' l'allarme lanciato dal presidente di Confindustria Luca Cordero di Montezemolo, secondo il quale il Paese "non è governato da 12 anni, non è possibile prendere decisioni di fondo".

Se Campania e Lazio sono in questa situazione è un problema di tutti e c'é una responsabilità della classe dirigente". Lo ha detto il presidente di Confindustria Luca Cordero di Montezemolo commentando la situazione della sanità in Campania e Lazio, dove per far fronte alla spesa sanitaria le regioni sono costrette ad aumentare le addizionali Irap. Montezemolo ha parlato a margine del Forum della piccola industria in corso a Caserta.

Marrazzo risponde a Montezemolo

Il Presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo risponde al presidente di Confindustria Luca Cordero di Montezemolo a proposito dell'aumento dell'Irap per far fronte al deficit della sanità e annuncia: "con il piano di rientro concordato con il Governo, metteremo in ordine i conti della sanità e ridurremo l'Irap oltre ad offrire più servizi e più salute ai cittadini del Lazio". Marrazzo afferma: "Desidero ricordare al presidente di Confindustria Montezemolo che l'attuale classe dirigente di questa Regione non solo ha ereditato il debito sanitario dalla precedente gestione, ma con grande serietà e responsabilità se ne è fatta carico. Con il piano di rientro concordato con il Governo, sempre questa classe dirigente - sottolinea -, non solo é certa di mettere in ordine i conti della sanità e quindi di ridurre l'Irap ma di offrire più servizi e più salute ai cittadini del Lazio". "Questo - conclude Marrazzo - è l'impegno che ci siamo presi come classe politica ed è un impegno che abbiamo intenzione di portare avanti fino in fondo".

Polverini a Forunm

La scelta di Fiat, seguita poi da altri gruppi, di anticipare 30 euro nelle buste paga degli operai è stata "una cosa dirompente, utilissima per spronare il sindacato a fare i conti anche con questo e ad aprire una discussione". Lo ha detto il segretario generale dell'Ugl, Renata Polverini intervenendo al Forum della Piccola Industria di Caserta. Il gesto di Fiat, ha continuato, ha provocato "una reazione quasi isterica dei sindacati, con un crescendo di comunicazioni. Prima i sindacato locali hanno detto 'bene', poi i confederali hanno detto 'aiuto', infine quelli di categoria hanno detto 'insomma, benino'". Da qui la necessità di aprire un discussione in merito.