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PD CAMPANIA /2: DE FRANCISCIS, PICCOLO E MAZZARELLA VOGLIONO ANDARE IN TRIBUNALE

Si va ruota libera, oramai, in Campania, dopo l'esito in incognita delle Primarie. Di seguito una dichiarazione congiunta anti-Iannuzzi. Ma perchè non iniziano a restituire qualche euro... a titolo di risarcimento...?


«Sarebbe una gravissima forzatura procedere alla proclamazione del segretario regionale del Partito Democratico in Campania senza alcuna legittimazione formale. Come era evidente, e come da noi dichiarato ripetutamente, l’esito delle Primarie per l’elezione del segretario regionale del Pd in Campania resta tuttora aperto. Il dato avventurosamente diffuso in questi giorni, che attribuiva a Iannuzzi il 56,2% dei consensi regionali, è risultato chiaramente falso. Dal verbale dell’Utan (che secondo regolamento dovrebbe assumere all’unanimità ogni decisione), avallato solamente da tre componenti su nove e contestato dagli altri, risulta che Iannuzzi raggiungerebbe appena il 50,49% dei voti su scala regionale, nonostante la misteriosa “scomparsa” dei verbali di ben 20 seggi e le riserve motivate e documentate su decine di altri. La verità è che Iannuzzi non ha la maggioranza. É un’assurda e intollerabile pretesa quella di voler a tutti i costi far risultare vincitore un candidato, rifiutando un controllo democratico e trasparente con la verifica delle tabelle di scrutinio e il riconteggio delle schede, che chiediamo da diversi giorni. Giocare sulle regole è giocare sulla volontà popolare: questo in democrazia è inammissibile. Ricordiamo che non è uno scandalo eleggere al ballottaggio il segretario regionale, se questo fosse il dato dei numeri. Lo prevede espressamente il regolamento. Sarebbe ora che la consapevolezza seria dei fatti e una riflessione critica adeguata si sostituissero a pratiche che allontaneranno il generoso popolo delle Primarie del 14 ottobre dal Partito Democratico. Questa dovrebbe essere la prima preoccupazione di tutti, a cominciare da chi sarà il segretario. Una preoccupazione che noi abbiamo sempre avuto e che oggi si accresce».

 
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