Servizi straordinari finalizzati a contrastare il fenomeno dello spaccio e del consumo di sostanze stupefacenti sono stati predisposti dalla Compagnia Carabinieri di Piedimonte Matese, diretta dal Capitano Salvatore Vitiello, nei pressi degli Istituti Scolastici di tutto il comprensorio matesino e di tutti gli altri luoghi maggiormente frequentati dai giovani. In particolare pattuglie di militari, anche in “borghese”, vigileranno sugli obiettivi che saranno preventivamente individuati per stanare spacciatori e consumatori di stupefacenti. Non si escludono, tra l’altro, interventi con l’utilizzo di unità cinofile specificamente addestrate per la ricerca di droga. Dall’inizio del 2007, sono state ventisette, tra spacciatori e detentori di sostanze stupefacenti, le persone arrestate o denunciate dai Carabinieri della Compagnia di Piedimonte Matese. Il totale delle sostanze sottoposte a sequestro durante le indagini e le varie operazioni antidroga é sicuramente di enorme rilevanza: - oltre tre quintali di “marijuana”; - oltre diciotto chilogrammi di “hashish”; - circa novanta grammi di “cocaina”, ventiquattro grammi di “eroina” e quaranta grammi di “crack”; - ottantuno pasticche di “ecstasy”; - quattro “piantagioni” scoperte e smantellate. Quantitativi di droga sequestrati, soprattutto in riferimento alla “marijuana” e all’ “hashish”, che non hanno alcun precedente nella storia della lotta alla droga nell’area dell’alto Casertano. Ma un’altro fenomeno riscontrato, dall’inizio del 2007, é quello relativo a numerosi arresti e denunce per detenzione e spaccio nei confronti di giovani provenienti dall’area matesina, eseguiti dall’Arma dei Carabinieri in altre province, come Napoli, Benevento e Isernia o addirittura in altre regioni d’Italia, come Lazio, Toscana ed Emilia Romagna. Infatti sono stati sedici, per lo più provenienti dai Comuni di Piedimonte, Alvignano, Dragoni, Alife, Prata e Capriati, i giovani sorpresi a spacciare o a fornirsi di droga a molti chilometri di distanza dai loro luoghi di nascita o di residenza. L’Arma, assicura che il fenomeno continuerà ad essere attentamente monitorato e adeguatamente contrastato, ulteriori e significativi risultati non tarderanno ad arrivare. (19 ottobre 2007-11:58)