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OPERAZIONE AMBIENTALE DEI NOE: COINVOLTA AZIENDA DI SAN MARCELLINO (CASERTA)


Venezia - Le società coinvolte nell'operazione dei Noe (vedi notizia precedente) sono la autodemolizione Commet di Frattaminore (Napoli), la siderurgica di San Giorgio di Nogaro (Udine), che tratta rifiuti ferrosi, la Faeco di Bedizzole (Brescia), una discarica di fluff, l'acciaieria Valsabbia di Odolo (Brescia) e la ditta di trasporti "Italiatrasporti" di San Marcellino (Caserta). L'indagine aveva preso avvio nel gennaio 2005 quando il Noe di Udine, con il supporto tecnico dell'Arpa della Regione Friuli, fece un accertamento analitico sul ciclo produttivo della "siderurgica" interessandosi in particolar modo al trattamento dei rifiuti provenienti sia da produttori nazionali che esteri. Nel giugno successivo i carabinieri hanno svolto un controllo in materia ambientale nella stessa società friulana per verificare l'eventuale presenza di rifiuti speciali, contaminati da radioattività provenienti dall'area campana. Nell'occasione é stato così verificato che nello stabilimento venivano portati rifiuti speciali, di natura pericolosa, che l'opificio non avrebbe potuto trattare perché privo della necessaria autorizzazione. Dalle indagini svolte tra il 2005 ed il 2007 è emerso, tra l'altro, che in fase di gestione la siderurgica avrebbe disatteso, nella quasi totalità, le prescrizioni imposte. In particolare è stato accertato che i rifiuti da demolizione delle vetture provenienti dall'Italia e dall'estero non erano conformi ai parametri imposti dalla legge, che il fluff, scarto fondamentale per il ciclo produttivo della siderurgica, è risultato un rifiuto pericoloso eco tossico (a causa dell'elevata presenza di policloro bifenile) e che è stato smaltito presso la discarica "Faeco" in località Cascina Nuova Locatelli di Bedizzole (Brescia), che non era idonea per lo smaltimento.(

 
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