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CAMORRA: ARRESTATI QUATTRO LATITANTI DEL CLAN BELFORTE


Quattro pregiudicati, ritenuti affiliati al clan camorristico dei "Mazzacane", attivo tra Marcianise e Caserta, sono stati arrestati in distinte operazioni dagli agenti del commissariato di Marcianise e da quelli della Squadra Mobile di Caserta. Nel corso dell'operazione, disposta dal questore Enzo Roca, per la ricerca di latitanti, sono stati anche sequestrati un fucile a canne mozzate, una pistola di grosso calibro, 10 telefoni cellulari, un rilevatore di microspie, un centinaio di grammi di cocaina e documenti vari ritenuti utili per il prosieguo delle indagini. Sono stati arrestati Filippo Petruolo, di 34 anni, di Marcianise, Francesco Zarrillo, 35, Michelangelo Amato, 28 e Giuseppe Liberato, 30, tutti di Capodrise. Petruolo, il cui padre dieci anni fa rimase vittima della lupara bianca e Francesco Zarrillo, (suo padre fu ucciso in un conflitto a fuoco con i carabinieri in via Aquaviva a Caserta alcuni anni fa), sono stati bloccati in un appartamento di Casalnuovo di Napoli, trasformato in un rifugio per latitanti. Sono stati trovati in possesso di 10 telefoni cellulari, un rilevatore di microspie, di documenti d'identità falsi e di appunti vari, utilizzati, secondo quanto si è appreso, anche per attività estorsive. Petruolo era latitante dal luglio dello scorso anno. Nei suoi confronti il Tribunale di S.Maria Capua Vetere aveva emesso un ordine di carcerazione dopo una condanna a tre anni e mezzo di reclusione per concorso in estorsione. Zarrillo era ricercato dal novembre scorso perché accusato di associazione camorristica insieme con altri affiliati al clan. Contestualmente all'arresto dei due, agenti della "Mobile", diretta dal vice questore Olimpia Abate e del commissariato di Marcianise, diretto dal vice questore Aldo Mannella, hanno effettuato numerose perquisizioni in abitazioni di altri affiliati all'organizzazione capeggiata dai fratelli Belforte. In casa di Michelangelo Amato i poliziotti hanno trovato, nascosti nell'intercapedine del terrazzo, un fucile a canne mozzate e una pistola calibro 9x21,con matricole cancellate, numerose cartucce e circa 50 grammi di cocaina. Nell'abitazione di Giuseppe Liberato sono stati trovati 25 grammi di cocaina. Altri 77 grammi di cocaina sono stati trovati dagli agenti nei locali di una ex trattoria.

 
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