CASERTA — Duecento nuovi negozi, 30 ristoranti per tutti i gusti, dalla cucina tipica italiana a quella orientale, un ipermercato, il Carrefour, un cinema multiplex con 11 sale per 2.500 posti a sedere e 7.000 posti auto. Il Centro Commerciale «Campania » che aprirà al pubblico il 27 settembre, a Marcianise, nell'area ovest dell'Interporto Sud Europa, a regime impiegherà 1500 persone, con già 3.500 contratti firmati con operatori commerciali. L'idea è quella di realizzare il più grande complesso commerciale del Sud Italia. L'investitore che ha scommesso sulla riuscita del progetto è il gruppo olandese «Corio», quotato Borsa e specializzato in grandi magazzini, che gestisce in tutta Europa. In Italia è presente a Torino, a Modena, in provincia di Bologna e a Senigallia. Nel centro Sud, invece, è solo a Marcianise. La location è strategica perché si trova al centro degli scambi tra il Mediterraneo e il Mezzogiorno, nel baricentro della regione Campania. «Contiamo di attrarre clientela da Cassino e per tutta la Campania — afferma Gianni Russo, direttore del centro — di farne, insomma, un punto per lo shopping di primaria importanza, sfruttando le sinergie garantite dalla piattaforma e dai servizi offerti agli operatori commerciali dall'interporto Sud Europa, il più esteso nodo logistico italiano per la distribuzione delle merci. Il «Centro» si sviluppa su 160 mila metri quadrati coperti a cui si ha accesso da 4 ingressi, 2 sulla Statale 187, uno dallo svincolo autostradale di Caserta Sud e uno dalla superstrada che arriva dall'area aversana. Tra i marchi più famosi che si sono riservati uno spazio nel centro commerciale: gli spagnoli di Zara, gli svedesi di H&M, unico punto di vendita in Campania, Benetton, Decathlon, Brico center, Euronics e Saturn, solo per citarne alcuni. La galleria è divisa per zone tematiche: c'è la fashion mall, dedicata ai negozi di abbigliamento, la food court che ospita le aree di ristorazione, una piazza eventi, al centro, e la cosiddetta superficie medio-esterna per i grandi marchi dell'elettronica. L'esterno invece, si articola in dune e spazi verdi che si alternano con zone vuote. L'obiettivo è quello di rendere dolce il passaggio tra la struttura e la parte intorno in modo da non creare «l'effetto- scatolone» che hanno di solito i centri commerciali. L'orario di apertura si protrarrà fino alle 22 per i punti vendita, mentre nell'area ristorazione sarà possibile rimanere anche fino all'una di notte. I ristoranti, infatti, dislocati su 5.000 metri quadrati, affacciano sulla piazza centrale rotonda, dove è montato un palco, un impianto di strumentazione e di illuminazione fissa, per organizzare serate a tema e manifestazioni. La programmazione, già piena per i prossimi due mesi, è decisa con Radio Kiss Kiss e l'agenzia napoletana di comunicazione Ogham. «Abbiamo preferito i ristoranti ai fast food per realizzare uno spazio che unisca eventi e gusto — ha dichiarato Russo — nel nostro disegno, la piazza sarà un luogo che si apre al resto della città e diventa luogo di aggregazione. Per ora in Italia quello di Marcianise è l'unico modello concepito in questa maniera all'interno di un centro commerciale ». Tra i ristoratori che apriranno il 27 ci sono molti imprenditori locali, che tenteranno, partendo da Caserta di espandersi in tutta Italia, con prodotti tipici. Ci sono voluti 6 anni per realizzare il complesso che porta la firma dell'architetto Fernando Iodice. «Questo lavoro mi ha dato grande visibilità — confessa Iodice — e sono contento che il gruppo Corio abbia dato finalmente la possibilità ai giovani architetti di esprimersi. Il tutto in controtendenza con il resto dell'Italia dove progetti di tale portata sono conferiti solo a nomi affermati. La qualità di finitura è molto alta — continua Iodice — tanto che il piano rappresenta un punto di riferimento per l'architettura commerciale moderna come esempio di innovazione architettonica ». Molti degli interventi, infatti, sono stati realizzati su prototipi, dove sono state sperimentate nuove tecniche e nuove soluzioni. La copertura del Centro è di circa 6 mila metri quadrati interamente in vetro, definito atipico, perché abbatte molto bene i raggi solari, evitando di surriscaldare gli ambienti sottostanti e permettendo un elevato risparmio energetico. (12 settembre 2007-19:24)