Sono tutti sotto choc gli abitanti di Alvignano, piccolo e tranquillo comune della Media Valle del Volturno, a causa della tragedia che si è consumata nell'abitazione della famiglia Liparulo, dove il figlio, Luciano, ha ucciso ieri sera la madre, ferito il padre e tentato il suicidio usando il suo fucile da caccia. Sembra ancora oscuro il movente, anche se in paese circola con insistenza la voce che i due anziani genitori non accettavano la nuova relazione intrecciata negli ultimi tempi da Luciano Liparulo con una donna straniera, forse ucraina. Ma tra le ipotesi avanzate c'é anche quella che a scatenare la follia siano state questioni di soldi. Francesco Liparulo e la moglie Carmela si sarebbero rifiutati di dare al figlio altro danaro per condurre il bar che da due anni Luciano aveva aperto nel vicino comune di Dragoni. Indebitamento, rancore per la disapprovazione per il nuovo legame, un ventaglio di ragioni che avrebbe spinto l'uomo alla violenza. I carabinieri della compagnia di Piedimonte Matese attendono che le condizioni di salute dell'omicida migliorino per interrogarlo. L'uomo è stato sottoposto a un intervento chirurgico e le sue condizioni sembrano lievemente migliorate. Il padre, Francesco Liparulo sarà dimesso tra dieci giorni dall'ospedale di Piedimonte Matese dove è stato ricoverato ieri. Luciano Liparulo, insegnante di sostegno, è divorziato da circa dieci anni. Chi lo conosce esprime incredulità per l'accaduto:"E' un uomo buono: quando non è a scuola, gestisce il bar 'Drago' aperto a Dragoni, insomma una persona normale". Il sindaco di Alvignano, Domenico Bove, non riesce a capacitarsi della tragedia, anche perché il docente era stato candidato nel suo schieramento alle ultime elezioni amministrative, mancando per poco l'elezione. Non è stata intanto ancora fissata la data dei funerali di Carmela Caracciolo.
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