Finanche Roberto Saviano, autore di Gomorra, apprezza il principe del foro sammaritano, Alfonso Martucci, quando l'avvocato traccia una disamina del perchè si diventa camorristi: 'In questo film, Vincenzo Marra - spiega Saviano - ha fatto un vero miracolo, è riuscito a far parlare Martucci, uno dei più importanti avvocati italiani, non solo con la testa ma anche con le budella. Quando spiega perché i ragazzi preferiscono la camorra, dice delle cose verissime che nessuno mai dice. I grandi boss del casertano sono tutti figli di borghesi, ma lì i boss vengono visti come eroi.

Caserta - I passaggi di un delicato dibattimento riguardante un processo a carico di alcuni esponenti del clan dei Casalesi ed i momenti delle vita giudiziaria di due magistrati e un noto penalista del foro di Santa Maria Capua Vetere (Caserta) sono gli ingredienti del film-documento del regista napoletano Vincenzo Marra, andanto in onda ieri su Rai 3 con un alto indice di ascolto. Il film, lo scorso anno, è stato in programma ai «Venice Days», ovvero le Giornate degli Autori organizzate nell’ambito della Mostra del cinema di Venezia. La pellicola, dal titolo «L’udienza è aperta», prodotto in collaborazione con Rai Cinema, era stata proiettata il 30 ed il 31 agosto dello scorso anno ed è basata su fatti veri, interviste, dialoghi e scene svoltesi realmente tra la Corte di Assise d’Appello del Tribunale di Napoli, cancellerie, corridoi di Palazzo di Giustizia e studi professionali. I protagonisti che recitano “dal vero” sono il presidente della Corte di Assise di Appello Pietro Lignola, il suo giudice a latere, Elena Giordano (originaria di Caserta, per diversi anni in servizio presso il tribunale di Santa Maria Capua Vetere) e l’avvocato penalista del foro sammaritano Alfonso Martucci, le cui arringhe incantano numerosi tribunali d’Italia. Lignola, peraltro scrittore, ha firmato la prefazione di un libro sulla storia della camorra di un altro principe del foro sammaritano, il penalista Giuseppe Garofalo. Il delicato processo seguito dall’occhio del regista Marra riguardava, in particolare, l’utilizzo di alcune intercettazioni ambientali presentate come prova della commissione di un omicidio. Assolti gli imputati. (2 settembre 2007-18:56)