SANTA MARIA CAPUA VETERE – Altri dieci giorni di tempo per la vita di Palazzo Mariotti. Il sindaco Giancarlo Giudicianni attenderà l'esito di una perizia della Soprintendenza per proseguire con l'eventuale abbattimento. L'appello di una cinquantina di cittadini sammaritani - tra cui casalinghe, impiegati, professionisti, insegnanti, avvocati, e rappresentanti di associazioni – per chiedere all’amministrazione comunale di Santa Maria Capua Vetere di desistere dall’abbattimento dello storico palazzo Mariotti ha funzionato. In particolare, i cittadini chiedono di «di adottare all’istante presente, e prima dell’abbattimento di cui si ha già notizia, una “moratoria” della demolizione dei fabbricati in tutta la città, nelle more della discussione pubblica ed approvazione di uno strumento urbanistico generale nel quale risulti scientificamente e documentalmente perimetrato il Centro Storico, individuato il patrimonio edilizio di interesse storico- ambientale, e stabilite regole appropriate relative al trattamento da riservargli». Tra i primi a sollevare il caso dell’abbattimento del palazzo ottocentesco, furono - alcuni mesi fa i rappresentanti dell’associazione «Rinascita Cittadina». Una difesa a spada tratta dell'urbanistica, per difendere, con coraggio e con spirito di servizio verso la cittadinanza, la storia e le tradizioni dell'antica Capua messe duramente a repentaglio da un decennio di speculazione edilizia che ha interessato gran parte del territorio. Tra i firmatari dell’appello Pierfrancesco Lugnano, Mimmo De Pascale, Francesco Paolo Ventrglia, Maria Luisa Dracone, Roberto Tafuri e altri. (28 agosto 2007-16:42)