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COLLEGE PER STUDENTI: AVVIATI LAVORI ANCHE NEL CASERTANO


Dall'inizio di febbraio 180 studenti saranno ospitati nelle residenze universitarie 'De Amicis', nei pressi del II Policlinico, e 'Paolella' a Fuorigrotta, vicino alla facoltà di Ingegneria. Lo ha annunciato l'assessore all'Università e Ricerca Scientifica della Regione Campania, Luigi Nicolais, al termine di un sopralluogo compiuto stamane all'interno delle due strutture dove sono stati realizzati - con una spesa di 1 milione e mezzo di Euro - interventi di ristrutturazione ed adeguamento alle normative sulla sicurezza. Gli stabili ospitavano fino ad alcuni anni fa un numero limitato di studenti. Poi, anche per la necessità di attuare interventi in linea con quanto previsto dalla legge 626 e in materia di antincendio, erano rimaste praticamente vuote. "Da febbraio - ha detto Nicolais, che ha partecipato alla visita con il rettore dell'Università di Napoli Federico II, Guido Trombetti, il commissario e il direttore generale dell'Edisu, Lorenzo Varano e Franco Pasquino - vogliamo partire con l'anno zero per quanto riguarda l'accoglienza degli studenti. Vogliamo fare di questi edifici strutture vive, aperte all'esterno". Entro fine mese saranno completati gli adempimenti burocratici legati alla concessione di un permesso - in particolare per l'edificio della zona collinare - da parte dei vigili del fuoco, poi le 'Case dello studente' potranno accogliere 80 giovani al II Policlinico e 100 a Fuorigrotta) sulla base della graduatoria dei 'piu' meritevoli e bisognosì (come recitava una vecchia legge in materia) delle borse di studio da parte dell'Edisu, ente di emanazione regionale. "Con questo intervento - ha spiegato Nicolais - si è notevolmente ampliata la capacità ricettiva delle due strutture. Procediamo nella attuazione del piano residenziale a favore degli studenti articolato in due fasi: recupero dell'esistente e creazione di nuovi posti letto". Nel contempo in via De Amicis saranno completati gli interventi per l'inaugurazione della nuova mensa che sarà capace di ospitare, a partire probabilmente dalla fine dell'estate, circa 200 persone. Per Nicolais bisogna porre attenzione alla necessità di aprire ad una fascia più ampia degli soli studenti campani per evitare che le residenze "siano solo dormitori". Di qui l'idea, ancora da approfondire di scambi di conoscenze con studenti europei, docenti stranieri in trasferta di studio a Napoli. E poi, l'ipotesi - avanzata anche dal rettore Trombetti - di organizzare cine forum e concerti. L'assessore Nicolais nell'occasione ha annunciato una serie di altri interventi previsti nell'ambito del piano regionale per le residenze universitarie. A marzo aprirà quella realizzata nell'Istituto universitario Suor Orsola Benincasa mentre a Pozzuoli circa 400 posti letto saranno ricavati dalla ristrutturazione di un edificio già esistente. A Salerno, all'interno del campus universitario di Fisciano, sono previsti 300 posti mentre a Benevento è stato completato un edificio per l'ospitalità a 45 persone ma si è in attesa di un accordo con l'Inail per uno stabile più grande. Nel Casertano, a Santa Maria Capua Vetere ed a Capua sono stati avviati i lavori per residenze ma c'é un progetto specifico per una residenza anche nella città di Caserta. "Spesso i lavori - ha sottolineato Nicolais - vanno avanti più lentamente di quanto si vorrebbe, soprattutto per ragioni burocratiche. Ci sono procedure da rispettare ma laddove esistono strutture che possono essere aperte subito come quelle visitate oggi sarebbe un delitto non farlo vista la grande richiesta da parte degli studenti". Il rettore Trombetti ha sottolineato l'attualità del problema (in sala anche uno studente che ha spiegato di pagare 350 Euro di fitto al mese per un piccolo alloggio a Napoli) in un'Università che conta su una platea di 100mila studenti. "Le residenze - ha evidenziato - rappresentano non solo un'assistenza ed un servizio ma anche un supporto all'eccellenza: i fondi per i dottorati in alta formazione vengono erogati solo a condizione dell'esistenza di strutture residenziali per ospitare il 50% di studenti provenienti da altre sedi".

 
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