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CASO 'LO UTTARO' /2, MESSINA: E' NATO UN DESERTO CHIAMATO COMPETENZA E SERIETA'


Caserta (di Giuseppe Messina - già assessore alla trasparenza e all’ambiente della città di Caserta) - Le parole del sig. Petteruti in ordine allo “scampato pericolo” sulla discarica abusiva, illegale e pericolosa di Lo Uttaro che altri giudici napoletani hanno consentito di far riaprire, derivano dalla sua legittimazione in quanto sindaco. Ma la legittimazione di un rappresentante istituzionale è tale se svolge il suo ruolo nel rispetto della legge e degli impegni assunti di fronte a quegli elettori che lo hanno votato.
Nel nostro caso il sig. Petteruti potrebbe avere tutte le sue ragioni e dichiararsi in pace con la sua coscienza e con la città se dopo oltre un anno dalla sua elezione, per soffermarci solamente al comparto dei servizi di igiene urbana:

1) Avesse permesso la realizzazione di una discarica in un sito lecito e ambientalmente e territorialmente corretto in modo tale da non esporre la popolazione a rischio sanitario e disastro ambientale come invece ha fatto consentendo la realizzazione della discarica abusiva, illegale e pericolosa a Lo Uttaro, così come ha rilevato e confermato la magistratura;
2) Se avesse innalzato la percentuale di raccolta differenziata e non farla, invece, sparire quasi del tutto;
3) Se avesse dato trasparenza e ordine ai rapporti societari con i soggetti che gestiscono l’appalto di igiene urbana;
4) Se non avesse consentito che la SACE utilizzasse illecitamente un sito come area di stoccaggio dei rifiuti, bloccato solo dopo l’intervento della “Jihad” ambientalista (mi vergogno a leggere certe espressioni);
5) Se avesse fatto il nuovo appalto del servizio di igiene urbana;
6) Se avesse fatto passare la città dalla tassa sui rifiuti alla tariffa e non aumentare, invece, la TARSU, già la più alta d’Italia di un altro 10% a fronte di servizi zero;
7) Se avesse ascoltato quanti, nella società civile, hanno inutilmente proposto azioni alternative e strategie diverse per superare l’attuale crisi e impedire così l’annunciato disastro sanitario e ambientale prodotto da Lo Uttaro;
8) Se dimostrasse onestà intellettuale e avesse un atteggiamento non arrogante, ma di autentico servizio nei confronti di una città che si aspettava trasparenza, partecipazione, stile e umiltà dopo il deserto generato dalla precedente amministrazione.

Ma, come diceva, Gramsci la politica non si fa con i se e la realtà, come possiamo tutti accertare, è cosa assai diversa dalle declamazioni, quelle sì, linguisticamente ineceppibili.

In questo senso la delegittimazione di Petteruti è nei fatti. (6 agosto 2007-08:55)



 
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