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DENUNCIO' RACKET DEI CASALESI: MORTO A NAPOLI PER MALE INCURABILE


(Comunicato) - Ha lottato fino all’ultimo istante della sua vita raccomandando a familiari ed amici che la nascente associazione anticamorra a lui intitolata seguisse il suo percorso. Franco Del Prete, di Frattamaggiore, da 35 anni uno dei simboli della lotta al racket delle estorsioni e alla camorra, colui che nel 1996 con le sue denunce contribuì all’arresto del boss del clan dei Casalesi Vincenzo Zagaria, colui che con le sue battaglie ha messo in ginocchio la camorra di Frattamaggiore, colui che non si era mai tirato indietro nelle aule dei tribunali affrontando faccia a faccia i suoi aguzzini, è spirato domenica sera, 8 luglio, alle 20, all’ospedale Cardarelli per un mare incurabile. Per ironia del destino è morto a pochi giorni dalla inaugurazione dell’associazione onlus a lui intitolata e denominata “Sig” (Sezione Investigazioni Giornalistiche, con sedi a Caserta e Frattamaggiore), un vero e proprio osservatorio sulla camorra composto da giornalisti, avvocati, psicoterapeuti ed altri professionisti che ora più che mai, per espresso volere della moglie e dei figli dell’imprenditore scomparso, continuerà il cammino intrapreso da Del Prete nella lotta al racket. La vita di Franco Del Prete è stata tribolata: vittima del racket, spesso inascoltato dalle istituzioni, in eterna lotta contro i clan, sia quelli casertani sia quelli napoletani. Ma non si era fermato davanti a nulla: tanti gli attentati subiti, numerose le intimidazioni a lui e ai familiari. Ma lui ha continuato per 35 anni a lottare come non mai, sostenendo anche il gruppo rock Punta Raisi, impegnato da anni contro la camorra e per la legalità attraverso la musica. Rosaria Ventre, vicepresidente della Sig, esprime il cordoglio di tutta l’associazione: “Franco Del Prete lascia un vuoto incolmabile ma resterà con noi dall’alto ad indirizzarci nella giusta direzione per combattere la criminalità e per continuare la guerra ancora aperta con la camorra, per noi era un eroe, un simbolo dei nostri giorni, ecco perché abbiamo deciso di intitolare a lui la Sig, del quale era socio onorario”. La lotta alla camorra di Franco Del Prete iniziò già agli inizi degli anni 70 quando ingaggiò una dura battaglia con i temibili clan di Frattamaggiore che volevano portargli via tutto, compresa la sua azienda, la rinomata Cesteria Meridionale. Lui non si spaventò e denunciò il colletto bianco” locale Raffaele Giuliani, poi condannato nell’ambito dell’inchiesta Regi Lagni. Da quel momento iniziò il suo calvario a causa delle tantissime pressioni e intimidazioni subite. Il suo grido di aiuto rimase inascoltato, complici anche le istituzioni, all’epoca sorde a qualunque sollecitazione anticamorra. La svolta si è avuta quando nel 1996 nel suo magazzino si presentarono il boss dei Casalesi Vincenzo Zagaria ed un altro ras della zona frattese che lo costrinsero a consegnare dei mobili. Gli stessi mobili che servirono poi ad allestire il covo dove poi Zagaria fu arrestato da latitante qualche settimana dopo, grazie al coraggio e alle segnalazioni di Del Prete. Mentre altri imprenditori subivano passivamente la camorra, pagando profumatamente il pizzo, lui denunciava. Esposti su esposti, lettere al Presidente della Repubblica, a Tano Grasso, interviste pubbliche su giornali, radio e tv, fino alla denuncia più plateale e coraggiosa: rispose senza paura, davanti a milioni di telespettatori, alle domande di Enzo Biagi su RaiUno alla rubrica “Il Fatto” lanciando messaggi anticamorra e condannando il silenzio delle istituzioni. Con lui se ne vanno tre generazioni di lotta alla camorra, ma il tutto resterà nella storia e costituiranno le fondamenta per il futuro di coloro che continueranno la sua battaglia a fianco della moglie Maria e dei figli. Questo era il motto di Franco Del Prete: “Imprenditori, commercianti, è il momento di ribellarsi al racket, denunciate i vostri aguzzini, chi vi terrorizza, recatevi da carabinieri e polizia e fate nomi e cognomi, e se lo Stato non vi proteggerà, sarà Dio a proteggervi”. Franco Del Prete aveva compiuto 59 il 27 aprile. I funerali si svolgeranno domani, martedì 10 luglio, nella chiesa madre di Frattamaggiore. (9 luglio 2007-14:14)

 
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