CAPODRISE (Caserta) - Si fa un gran parlare, in questi giorni, delle dinamiche interne alla Margherita: del suo ruolo nello scenario politico cittadino e del suo impegno amministrativo. Temi sui quali interviene l’assessore al Personale Gaetano Argenziano: “Vorrei esprimere – esordisce – alcune considerazioni, nella speranza che esse chiariscano la mia posizione in seno al governo della città e contribuiscano ad agevolare il dialogo interno alla Margherita, partito al quale sono iscritto. Così come ha dichiarato, di recente, ad un organo di stampa l’onorevole Pierino Squeglia, a Capodrise il partito ha un referente politico, il segretario Giuseppe Tartaglione, e un rappresentante in consiglio comunale, Raffaella Salzillo. Il primo e la seconda, il 29 e 30 maggio 2006, hanno scelto, rispettivamente, di credere e di candidarsi nella lista numero 2. Il sottoscritto, invece, insieme ad altri esponenti del cattolicesimo moderato e riformista – confluiti, poi, chi nel Centro Studi “De Gasperi”, chi nel circolo della Margherita “Moderati per Capodrise”, chi in entrambi – ha preferito, ritengo altrettanto legittimamente, di sostenere il sindaco Fattopace e la lista “Democratici per Capodrise”. In uno scenario caratterizzato da forti incomprensioni personali – prosegue Argenziano –, rilevate dallo stesso segretario provinciale, la decisione più saggia e più coerente con l’esperienza dell’Ulivo e con il progetto del Partito Democratico, ci è apparsa quella di appoggiare i Democratici di Sinistra. A distanza di un anno, la geografia interna alla Margherita si è modificata. Non ne esiste più uno, ma sono tre i circoli tematici sul territorio, ai quali l’elettorato chiede di superare le divergenze esistenti e di convergere in un unico, grande, partito che sappia affrontare con dignità e con forza la fase costituente del Partito Democratico. Anche sul piano amministrativo, un’indicazione chiara in tal senso arriva dall’onorevole Squeglia. In passato, cito testualmente, la Margherita è stata all’opposizione, ma ora dobbiamo impegnarci per costruire il futuro. Occorre mettere da parte tutti i veleni e i rancori che hanno accompagnato il partito in questi anni… e costruire un rapporto unitario con i Ds. Questo è lo spirito – conclude Argenziano – che anima il mio agire politico e il mio recente impegno amministrativo. Proverei estremo imbarazzo a dover polemizzare con persone che stimo e con militanti del mio stesso partito”. (29 GIUGNO 2007-19:25)