CASAGIOVE – Un doppio esposto presentato alla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere a firma di sessanta commercianti del tratto della Nazionale Appia a Casagiove interessata da un «paradossale» senso unico di marcia di 500 metri (verso Caserta), mette in luce anche una bizzarra segnaletica sulle strade del comune con la quale si fa divieto ai mezzi pesanti di transitare su un cavalcavia ferroviario alle spalle dell’Appia, ma soltanto se provengono da Caserta. L’incongruenza dei segnali stradali peraltro senza vidimazioni nella parte posteriore, così come prevede la legge, obbliga i Tir ed i pesanti camion (diretti verso Caserta) a transitare comunque sul ponte che presenta pericolosi dislivelli e per il quale il comitato dei commercianti chiede un collaudo e l’intervento della magistratura. Dopo incontri a vuoto con l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Enzo Melone e soluzioni promesse ma non mantenute, i titolari degli esercizi commerciali hanno deciso di passare alle vie di fatto. Nell’esposto corredato di foto e varia documentazione, non solo «chiedono il ripristino del doppio senso di marcia nel tratto che va da via Recalone alla nuova bretella» ma segnalano l’«enorme incongruenza della segnaletica orizzontale e verticale» sull’Appia da e verso Caserta: se da un lato i segnali fanno divieto ai mezzi pesanti di svoltare sul ponte ferroviario, dall’altro si dà via libera. Da quando, lo scorso dicembre 2006, è stato disposto il divieto d’accesso sull’Appia, in direzione Caserta, sono aumentati anche gli incidenti stradali e, ancora oggi, nonostante un nuovo cartello di divieto d’accesso, sono ancora tanti gli automobilisti che proseguono diritti. Un senso unico che non è regolare nemmeno per gli stessi vigili urbani di Casagiove: in un parere inviato al primo cittadino, infatti, sostengono la necessità di ripristinare il doppio senso e di dotare la zona di un impianto semaforico. Il divieto d’accesso sull’Appia, a pochi passi dalla Reggia di Caserta, ha creato non pochi disagi anche ai turisti (stranieri e non) costretti a tour impossibili nell’hinterland Casertano, fino a smarrirsi. Numerosi gli interrogativi dei commercianti: «Esistono interessi occulti di qualcuno tali da favorire il senso unico? E se si di chi sono?», si chiedono. «Abbiamo più volte chiesto l’intervento delle autorità – scrive il comitato – ma è necessaria anche una rapida verifica della sicurezza del cavalcavia ferroviario e la presenza dei vigili urbani all’incrocio con via Recalone dove regnano le auto in divieto di sosta 24 ore su 24. (29 giugno 2007-08:40)
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