Caserta (di Riccardo Ventre, Eurodeputato e consigliere comunale a Caserta) - Leggo sulla stampa stupefacenti dichiarazioni di ideologi ed esponenti di questa armata Brancaleone, che è l’attuale maggioranza al Comune di Caserta, relative a quello che ormai possiamo definire l’”affaire” Macrico. Proviamo a riassumere i termini della questione. Un comitato di ambientalisti, cittadini a cui stanno a cuore le sorti della nostra città, sostengono che degli ottimi imprenditori casertani intenderebbero acquistare l’area di cui trattasi ed, in buona sostanza, procedere solo alla trasformazione di quanto già esiste di edificato nell’area stessa, regalando alla città un “polmone verde”, incredibilmente valido. Orbene la maggioranza al Comune di Caserta, anche pubblicamente per bocca dell’assessore all’urbanistica, ha sempre sostenuto ufficialmente che l’intendimento della maggioranza stessa, relativamente alla destinazione dell’area Macrico, era quella di realizzare un parco verde ma che ciò, allo stato, non sarebbe stato possibile per la mancanza di fondi per l’acquisto dell’area da parte del Comune. Se ciò fosse vero la maggioranza, a fronte di un’offerta come quella dell’ingegnere Penzi, sarebbe dovuta andare a piedi ed in processione presso la sede dell’azienda Penzi per accettare e ringraziare. Ed invece emerge qui la volontà cementificatrice di questo gruppo di potere che regge provincia e comune e le cui malefatte stanno emergendo anche in via giudiziaria. Dice infatti la maggioranza al comune: no a quest’offerta, dobbiamo fare prima il PUC e poi la Curia perché non è essa stessa a regalarci il Macrico, anziché fare beneficenza? Ed ancora, questi vagabondi che oggi parlano di ambientalismo perché hanno consentito, insieme al sindaco Bulzoni, la cementificazione dell’area dove sarebbe dovuto sorgere il Parco Urbano? Mistificazione della realtà peggiore non vi potrebbe essere. Ricorda infatti chi era l’assessore più autorevole di quella giunta? L’ingegnere Petteruti, oggi sindaco della città. Credo che occorra avere spudoratezza al massimo grado per fare queste dichiarazioni. La parte sana della maggioranza, nonché gli ambientalisti della stessa, prendano le distanze dal malaffare oggi che sono ancora in tempo per farlo. Ieri in pubblico consiglio hanno avuto dal loro stesso elettorato ortaggi in faccia, domani potrebbe capitare ciò che sta oggi accadendo alla Provincia. (27 giugno 2007-18:59)