SANTA MARIA CAPUA VETERE – Il personale delle cancellerie del tribunale civile (ma anche del penale) di Santa Maria Capua Vetere è sottodimensionato e la «mancanza di oculata utilizzazione degli stessi addetti, per sopperire alla riduzione numerica della pianta organica ne aggrava le conseguenze». Il Consiglio dell’Ordine degli avvocati, presieduto da Elio Sticco, torna ad occuparsi delle serie difficoltà che gli avvocati incontrano ogni giorno per gli adempimenti negli uffici giudiziari di via Santagata, dove da alcuni anni è ubicato, in un condominio, il settore civile del tribunale. «Se il ministero intende risolvere i problemi della giustizia con la riduzione dell’organico del personale – afferma Sticco – siamo sulla strada sbagliata». Il consiglio forense, nella scorsa seduta del 15 giugno scorso è ritornato ad analizzare le discrasie e le inefficienze dell’amministrazione della giustizia locale, già denunciate con un deliberato risalente al marzo scorso. 2007 constatandone un ulteriore aggravamento. In un documento in cui si annuncia uno stato di agitazione ed un’assemblea preparatoria di uno sciopero «bianco», l’ordine forense segnala che la «selezione di otto impiegati presso l’ufficio del ruolo Generale, invece di migliorare il servizio, lo ha aggravato con interminabili ed estenuanti file». Il presidente Sticco, che interpreta il disagio della classe forense, spiega la protesta in fase di attuazione. «Ci presenteremo come ogni mattina negli uffici giudiziari e se non troveremo i servizi efficienti agiremo di conseguenza nelle sedi opportune». Il riferimento, tra le altre cose, è all’assenza di cancellieri che aprono le udienze, ai rinvii delle cause a due anni o alla verbalizzazione dell’udienza che da anni avviene non per mano del cancelliere ma a cura o degli avvocati o dei magistrati. «E’ anche una questione di decoro e di rispetto professionale – prosegue il presidente dell’ordine – che vale sia per gli avvocati che per i magistrati disagiati quanto noi. E se i processi si fermeranno per il nostro sciopero “bianco” non sarà certo per colpa degli avvocati ma per l’assenza dei servizi che ci spettano». Nello spirito di collaborazione, il consiglio fa sapere che ha dichiarato la propria disponibilità per l’ufficio del Ruolo Generale offrendo dei volontari per smaltire gli arretrati e «incentivare lo spirito di armonizzazione interna dell’attuale personale, in modo da ottenerne il miglior rendi¬mento, salvo che il Comune di Santa Maria ritenga di provvedere alla dislocazione di propri impiegati così come hanno fatto per gli uffici del Giudice di Pace i comuni di Pignataro Maggiore, Capua e Cerinola». Il consiglio, intanto, sta svolgendo incontri con il presidente del Tribunale, Antonio Pallotta; il dirigente delle cancellerie Alessandro Coscia (estesi anche ai responsabili delle se¬zioni distaccate, ai Giudici di Pace, ai vari settori del tribunale) per contribuire a soluzioni immediate. Il 6 luglio prossimo, l’assemblea – presso la Scuola Forense di via Lussemburgo – per la preparazione dello sciopero. (25 giugno 2007-16.13)
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