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CASERTA, PROVINCIA DI CASERTA: SIGLATO PRTOCOLLO A PALAZZO CHIGI


Tutela dell’apparato produttivo esistente, rilancio delle attività e salvaguardia dell’occupazione nei siti industriali in crisi dell’area casertana, a partire dai territori dei comuni di Marcianise, San Marco Evangelista e Santa Maria Capua Vetere. È quanto prevede il “Protocollo d’intesa per il rilancio produttivo e occupazionale dei siti industriali in crisi della provincia di Caserta” firmato oggi pomeriggio nella Sala Verde di Palazzo Chigi da Governo, Provincia di Caserta, Regione Campania, Confindustria Caserta, Consorzio Asi, sindacati e Sviluppo Italia. Erano presenti alla sigla dell’accordo, con il sottosegretario Gaetano Pascarella, tutti i deputati del centrosinistra eletti in provincia di Caserta. In rappresentanza del Governo hanno partecipato all’incontro il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Enrico Letta, il viceministro dell’Economia, Sergio D’Antoni, e il capo del Dipartimento economico di Palazzo Chigi, Francesco Boccia. “Abbiamo appreso oggi a Palazzo Chigi – commenta il presidente della Provincia di Caserta, Sandro De Franciscis – che l’impegno assunto dal Governo con il nostro territorio non ha precedenti in Italia. Rivolgo pertanto un pubblico riconoscimento al lavoro istruttorio compiuto in questi mesi dagli assessori provinciali alle Attività Produttive e alle Politiche del lavoro, Franco Capobianco ed Enrico Milani, ed esprimo gratitudine al Governo nazionale per essersi fatto carico del quadro di emergenze di Terra di Lavoro, mostrando attenzione non solo verso i comparti industriali in crisi, ma impegnandosi anche a calendarizzare una serie di incontri per discutere gli altri punti inseriti nel documento presentato al premier Romano Prodi il 7 febbraio scorso”. Le priorità riguardano la sicurezza del territorio, la mobilità, i trasporti e le grandi infrastrutture (a partire dall’aeroporto di Grazzanise), l’ambiente e il territorio, l’agroalimenteare (in primis la filiera bufalina e la tabacchicoltura) e il litorale domizio. De Franciscis ha avanzato inoltre la richiesta di tutelare brands importanti delle telecomunicazioni, che già operano sul territorio e che devono fungere da attrattori di ulteriori investimenti in questo settore, citando il caso della Nokia-Siemens. Il viceministro D’Antoni ha manifestato piena condivisione, ribadendo che “sul fronte della difesa delle realtà esistenti l’impegno del Governo è fortissimo”. A nome dei sindacati confederali, il segretario della Cisl Carmine Crisci ha sottolineato: “Si è conclusa oggi la prima fase di lavoro, propedeutica alla firma dell’Accordo di Programma che dovrà riempire di contenuti l’intesa, portando il territorio verso l’innovazione economica e occupazionale”. Unitaria la linea di intervento, che vede la collaborazione e la condivisione da parte di tutti gli Enti e le istituzioni coinvolte, per una manovra che partendo dalle crisi industriali ha l’obiettivo di promuovere nuove iniziative produttive per favorire il reimpiego dei lavoratori in difficoltà. Priorità alle vocazioni produttive del territorio nell’ambito dei settori dell’elettronica, dell’informatica, delle telecomunicazioni e nei comparti aeronautico, aerospazio, ferroviario, dell’automotive, delle energie rinnovabili e delle innovative produzioni industriali eco-compatibili. I finanziamenti necessari arriveranno da fonti e bilanci diversi (comunitari, statali e regionali) e attraverso lo strumento dell’Accordo di Programma si procederà all’attuazione degli interventi. Alla definizione della manovra di intervento e alla sua regolamentazione per l’attuazione è chiamato un apposito Gruppo di coordinamento costituito, di concerto con la Regione Campania e con la Provincia di Caserta, presso la Direzione generale per lo Sviluppo produttivo e la Competitività del ministero dello Sviluppo economico. Entro 15 giorni sarà definita la composizione del Gruppo di coordinamento e il ministero convocherà la prima riunione operativa. (20 giugno 2007-21:53)

 
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