E' in forma Bertolaso: in mattinata si e' recato a Palazzo Chigi dove ha avuto un colloquio con Prodi e con i ministri che hanno responsabilita' diretta sulla vicenda rifiuti ed ha incassato la solidarieta' di tutti. Poi partecipa al convegno sul rischio sismico legato ai beni culturali in corso al San Michele e avvicinato dai giornalisti conferma di non aver alcuna intenzione di mollare e di "guardare avanti". "Ringrazio tutti per la grande solidarieta' - dice - ma oltre alla solidarieta' bisogna che tutti ci rimbocchiamo le maniche e lavoriamo in modo positivo secondo quelli che sono gli appelli che il Presidente della Repubblica ci ha voluto trasmettere in questi mesi". Bertolaso si dice preoccupato non per l'oggi ma per il futuro. "Sono andato ad Ariano Irpino, e questo forse non e' chiaro a tutti - spiega - non per imporre qualche cosa in modo autoritario, sulla base di scelte individuali, ma solo perche' il 17 giugno, vale a dire fra 48 ore, chiude l'ultima discarica disponibile in Campania, - a parte quella in provincia di Caserta -: quella di Parapoti, in provincia di Salerno". "Nel momento in cui chiudera' quella discarica - aggiunge - non avremo piu' un posto dove portare la spazzatura che si produce nelle quattro province della Campania, Caserta esclusa. Forse e' il caso che qualcuno si dia da fare per trovare una soluzione. Io lo sto facendo, ma e' chiaro che ci deve essere la collaborazione di tutti per superare questo momento difficile, un momento che nessuno di noi avrebbe voluto vivere ma che siamo costretti a sopportare anche alla luce riorganizzazioni e le nuove riflessioni che sono state apportate al piano che avevamo messo a punto". E ai giornalisti che gli chiedono di commentare il giudizio espresso dal ministro Pecoraro Scanio che lo ha definito "un uomo rigido", Bertolaso sottolinea che "potrebbe anche essere un giudizio positivo". (15 giugno 2007-13:35)