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*GHOST CITY, FORBES: NAPOLI (E VENEZIA) SPARIRANNO. COME LA CAPITALE DEL GAMBIA*


Nel corso dei secoli alcune città che avevano raggiunto il massimo splendore e un'incredibile ricchezza sono improvvisamente scomparse o si sono spopolate: è il caso della «città perduta degli Inca» Macchu Picchu, della leggendaria «Atlantide» raccontata da Platone o di Moenjodaro, centro che si trovava nell'odierno Pakistan e che per 900 anni fu il perno di una florida civilizzazione, ma che fu abbandonato da un giorno all'altro dalla sua popolazione nel XVII secolo e le sue mura furono riscoperte solo nel 1920. Oppure ancora Fatehpur Sikri, destinata a diventare capitale dell'impero Moghul ma in realtà abbandonata dopo pochi anni. La rivista economica Forbes ha adesso stilato una classifica nella quale vengono citate le grandi città odierne che probabilmente a fine secolo non esisteranno più proprio come Moenjodaro e Macchu Picchu. MEGALOPOLI - Prima di presentare la classifica, però, la «Bibbia del capitalismo» sottolinea che, tutte le megalopoli mondiali come Tokyo, New York e São Paolo, che superano i 10 milioni di cittadini, sebbene sembrino in salute, sono in pericolo perché sono sovrappopolate e hanno un numero di abitanti che è il doppio di quello che quelle città potrebbero effettivamente contenere. Inoltre, afferma la rivista americana, è difficile predire con esattezza quali fattori contribuiranno maggiormente allo spopolamento e alla scomparsa di alcune città. Certo è che le migrazioni, il riscaldamento climatico e altri fattori atmosferici saranno le cause principali della distruzione di alcuni centri abitativi CLASSIFICA - Nella classifica delle «città fantasma» del 2100 Forbes posiziona al primo posto Banjul, la capitale del Gambia: se come predicono gli studiosi nei prossimi 50 anni ci sarà un sensibile innalzamento del livello del mare, la piccola capitale dello stato africano sarà completamente sommersa. Inoltre la città è minacciata anche da una lenta, ma costante erosione del territorio. Segue nella classifica l’ex capitale dell’automobile, Detroit, negli Usa. Secondo le stime ufficiale in poco più di 50 anni la popolazione di Detroit è diminuita di un terzo e oggi è composta da 950mila persone. La disoccupazione supera il 10% e la migrazione è costante: se il trend continuasse, la città della Ford e della General Motors diverrebbe entro il 2100 una città fantasma. Terza in classifica la capitale dell’industria tessile dell’ex Unione Sovietica, Ivanovo. Come Detroit, anche Ivonovo sta conoscendo una crisi economica costante, una crescente migrazione e un tasso di mortalità elevato. I cittadini scolarizzati emigrano a Mosca, mentre l'ex grande città industriale oggi conta solo 448.000 abitanti. Al quarto posto la prima megalopoli, Città del Messico: la capitale dello Stato centroamericano, sarà spopolata nei prossimi 100 anni dalla mancanza di acqua potabile e sebbene sorga su una preziosa falda acquifera che disseta gli oltre 20 milioni di abitanti, questo risorsa idrica sarà velocemente prosciugato. NAPOLI E VENEZIA - Al quinto posto si classifica la prima città italiana, Napoli. Secondo Forbes, la capitale del Mezzogiorno sarà soffocata da una spaventosa eruzione del Vesuvio che travolgerà gran parte del territorio, proprio come fece nel lontano 79 d.c. distruggendo le splendide città romane di Pompei e Ercolano. Seguono San Francisco, che secondo alcuni studiosi californiani dovrebbe essere colpita da un forte terremoto intorno al 2086, Timbuktu, antica città del Mali che sarà distrutta dalla desertificazione e quindi Venezia, che rischia di essere inghiottita dalle sue stesse acque. Negli ultimi 100 anni infatti la «Serenissima» si è abbassata di 24 centimetri e sebbene esista l'ambizioso progetto del «Mose», la minaccia della distruzione della splendida città dei Dogi non è affatto remota. (Corriere.it del 13 giugno 2007-14:30)

 
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