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TV, "UN POSTO AL SOLE": SI GIRERA' ANCHE A CASERTA


Nove località della Campania saranno utilizzate come set nella prossima stagione della soap "Un posto al sole". L'intesa tra Regione e Rai - che intende promuovere le risorse turistiche del territorio - è stata presentata oggi, nella sala della Giunta, dal governatore Antonio Bassolino e dal direttore della terza rete, Paolo Ruffini. L'accordo, che vede lo stanziamento di 150mila euro per il 2003 da parte della Regione, prevede che la troupe della soap giri, da settembre, alcune puntate in esterni a Napoli, nella Reggia di Caserta, a Massa Lubrense, Pietrelcina (il paese natale di San Pio), nei Campi Flegrei, a Taurasi, Acciaroli, Furore ed Atrani. In un'altra puntata, inoltre, si parlerà di Campania Artecard, il biglietto integrato con il quale si possono visitare musei e siti archeologici servendosi anche del trasporto pubblico. Questa iniziativa, ha ricordato Bassolino, si inserisce nell'ampio rapporto di collaborazione tra la Regione e il centro di produzione Rai di Napoli: un rapporto che il governatore intende estendere e rafforzare. "Ho avuto - spiega - vari incontri con il direttore generale Cattaneo: siamo pronti a investire rilevanti risorse europee per il potenziamento del centro e per la creazione di un nuovo, grande studio tv". Ma perché la Regione ha pensato alla soap come strumento per valorizzare le proprie bellezze? "I film tv su Montalbano - commenta l'assessore al Turismo, Teresa Armato - hanno permesso di apprezzare località che pochi conoscevano. Contiamo su un effetto simile, anche tenendo conto degli alti indici di ascolto di 'Un posto al sole' in regioni del Nord e in target di pubblico che consideriamo potenzialmente molto interessanti". Soddisfatto dell'iniziativa il direttore di RaiTre, per il quale "Un posto al sole" rappresenta "un punto di forza importantissimo" nella programmazione della rete. Con una media di 3 milioni di spettatori e uno share del 12 per cento, la soap napoletana - sottolinea Ruffini - è "parte fondamentale dell'identità della rete". Commenti positivi anche da Marzio Honorato e Patrizio Rispo, due dei protagonisti della serie, e da Francesco Pinto, oggi responsabile del centro di produzione di Napoli, che da direttore di RaiTre scommise sulla collocazione in prima serata della soap. Le location - spiega Armato - sono state scelte per rappresentare le varie potenzialità attrattive della Campania: il mix cultura-ambiente di Napoli e dei Campi Flegrei, il mare (Massa Lubrense, Acciaroli), gli angoli suggestivi di Atrani e Furore, l'enogastronomia (Taurasi), il turismo religioso (Pietrelcina), i grandi monumenti (la reggia di Caserta). Si tratta comunque di una prima selezione: la Regione conta di rinnovare l'accordo con la Rai anche per il 2004, e quindi si darà spazio ad altre località. Agli sceneggiatori della soap è stata lasciata massima autonomia sull'utilizzo dei set esterni, "che devono sempre essere funzionali alla storia, altrimenti si rischia di rendere tutto artificioso", sottolinea Pinto. Per parlare di Artecard, il direttore del centro di produzione immagina una scena in cui degli amici vengono da fuori Napoli a trovare i protagonisti della soap usando, appunto, il biglietto integrato per visitare i musei e usare il trasporto pubblico. L'accordo Regione-Rai è anche l'occasione per parlare del successo della soap. Dice con orgoglio Patrizio Rispo: "Siamo nati come la cenerentola delle produzioni tv italiane, ma abbiamo vinto tutte le battaglie grazie alla forza del nostro prodotto. Non copiamo nessun modello, e il nostro successo è ormai internazionale grazie a Rai International: diffondiamo l'immagine solare di un'Italia che fa. A New York Marzio Honorato ed io eravamo fermati per strada, quasi - scherza l'attore - come Pacino e De Niro...". Non solo: "Un posto al sole" ha fatto crescere molte professionalità nel settore dello spettacolo. Un nome per tutti: Gabriele Muccino, anni fa, faceva parte dello staff dei registi. "Ma a parte lui - ricorda Honorato - ci sono stati tantissimi altri, in ogni campo. Peccato solo che molti poi vadano via, invece di rimanere".

 
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