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AVERSA (CASERTA), POLITICA: TORNA AD ALEGGIARE LO SPIRITO DI DRENGOT


Aversa (Caserta) - (di Conte Rainulfo Drengot, Signore di Aversa e Capua + 1045) - Cari navigatori, scusate il ritardo con comunico, ma con il decreto di abolizione del Limbo qui c’è stata una grande confusione. Si sono costituiti comitati perché nessuno voleva essere sfrattato e ci sono stati alcuni che si sono messi davanti ai cancelli per impedire lo sfratto coatto. Mica come a Lo Uttaro: non erano una quindicina, ma centinaia, poi senza intervento degli angeli custodi s’è raggiunto l’accordo. Tutti in paradiso quelli al di sotto dei 10 anni, in purgatorio quelli fra i 14 e i 18 e indulto per tutti (per sfollare il purgatorio altrimenti sarebbe scoppiato) di trecento anni. Molti stanno facendo le valigie per lasciare il posto ai nuovi arrivati. Molti di loro vanno direttamente in paradiso (per esempio Mosé anche se ha creato casini da non poco scegliendo la Palestina come terra promessa e non la Svezia). Tutto questo bailamme mi ha distratto dalle cose aversane e casertane. Cosa è successo? Mi ha informato il mio amico toscanaccio che sta facendo le valigie perché con l’indulto ha scontato la pena per le bugie dette nella sua carriera. Ciaramella corre con la Cdl, ma l’Udc lo minaccia di andare via; come avevamo ipotizzato Stabile raccoglie tutto l’Ulivo; l’Udeur appoggia Santulli¸la sinistra alternativa, dopo aver fatto fuoco e fiamme, si presenta da sola con Rosato. Poi ci sono i candidati di contorno. Dove siamo noi è cominciata la caccia al candidato “0”, vale a dire quello che non beccherà neanche un voto di preferenza e alle liste prefisso telefonico (sarebbe un bel gioco: indovinate chi non becca un voto?). Torniamo a noi: Ciaramella, è chiaro, vuole vincere il primo turno e imbarca anche l’Italia di Mezzo (ma non avevano rotto con la Cdl?) perché molti ritengono che se non vince al primo turno, anche con l’appoggio di tutti (compresi quelli della sinistra alternativa che non sono contenti se non vince l’avversario) rischia di beccarle di brutto visto che si è ricordato solo alla fine di occuparsi della differenziata (ma non è stato presidente dello geoeco?), di aprire case famiglia ecc… Molti aversani pensano dateci una elezione all’anno! A Santa Maria non va meglio. L’Ulivo sembra essere una casa scarrupata, qualcuno va avanti con una civica qualche altro con improbabili aggregazioni. E An e Fi fanno arrabbiare l’Udc sconfessando Martucci, presentato nienteppodimeno che dallo stesso Casini Pierferdinando. La discussione con il toscanaccio ci ha portato a una conclusione: Fi e An vogliono dimostrare che l’Udc non conta nulla anche per assecondare il cavaliere che qualche settimana fa ha detto: “L’Udc non è determinante per la vittoria della Cdl”. A Sessa Aurunca non si capisce nulla e a Casale si fanno convegni a ripetizione sulla legalità, salvo poi a dimenticarsene un secondo dopo la chiusura delle urne. Può aiutarmi qualcuno a capire cosa succede? Sessant’anni fa il fascismo abolì la provincia di Caserta. Che qualcuno stia cercando di fare altrettanto facendo tutto questo bailamme? Infine gli addetti stampa dei candidati: qualcuno deve bere molto visto che non usa punti e virgole e sembra di leggere la famosa lettera di Totò e Peppino. Chi è? Cercate di scoprilo mestando sui tasti e nell’archivio. Cercate gente, cercate. Conte Rainulfo Drengot signore di Aversa e Capua + 1045

Il Conte e i giornali 'a gratis'

Da fondatore della contea di Aversa (la città venne creata ben prima del mio arrivo) seguo con attenzione ciò che avviene in quella che è stato il mio Regno. Orbene vedo un proliferare di giornali a distribuzione gratuita, con varia periodicità, alcuni dei quali fanno trasecolare il buon Indro il quale mi ripete con sufficienza: “Ogni città ha i giornali che si merita” e poi aggiunge “anche i giornalisti che si merita”. Orbene a noi anime del purgatorio (il buon Indro andrà via presto, io ci resterò molto a lungo per aver avvelenato con l’arsenico mia moglie nel 1034 e poter sposare la figlia del signore di Capua) non è dato di vedere il futuro, ma solo il presente e il passato. Or dunque il mio medium, che raccoglie queste righe con il sistema della telescrittura, mi ha scritto che c’è qualcuno che si è arrabbiato per quello che ho scritto ieri. Usando parole forti, come “venduto, vigliacco ecc.” Il primo pensiero è stato che è sempre il bue che chiama cornuto l’asino e allora rimettiamo un ordine le cose: ad Aversa tre persone decidono di fare le primarie, scrivono gli accordi e si va al voto. Se è vero che Stabile è quello che ci dice l’arrabbiato aversano allora perché farlo partecipare alla consultazione? Dopo le votazioni Stabile vince a questo punto quanto vale la firma degli altri due contendenti? Nulla se proprio uno dei due, Ferrara (l’uomo dalle mille sconfitte) si sbraccia destra e a manca recuperando amici, ex assessori, diessini sparsi per dire: “Stabile non aggrega il centrosinistra”. Ma se è vero questo perché farlo partecipare. Il vantaggio di stare qui è quello di non avere animosità per alcuno dunque guardiamo con logica a ciò che è accaduto: dopo due mesi nessuno si è voluto mettere in campo. Le ragioni sono tante, la più convincente è che se ci si presenta contro Stabile si rischia una figuraccia. Alla fine è spuntata la candidatura di Antonello D’Amore. Il toscanaccio mi sta dicendo che il centrosinistra ad Aversa è “D’Amore e in disaccordo”. Ma chi lo appoggia? Ora la Margherita è con Stabile, i Ds lo saranno, lo Sdi ha chi sta di qui e chi di là, l’Udeur ha un suo esponente candidato con quattro simboli (liste civiche) e per impedire che si potesse cambiare l’appoggio a un candidato s’è fatto in modo di non far svolgere il congresso. Anche Rifondazione e Pdci non sono molto contenti di quel che avviene. Dunque chi ha spaccato il centrosinistra? Stabile? Il principe direbbe: “ma mi faccia il piacere” e aggiungerebbe “poi dicono che uno si butta a….”. Allora perché Stabile ha già vinto? Proprio perché Ferrara e i suoi amici hanno fatto di tutto per spaccare il centrosinistra dividendo, senza alcuna strategia, persino i propri partiti e invocando (non sapendo più che dire) i diritti della democrazia negati a novembre dopo le primarie. In questo gioco al massacro lo ripeto se Stabile perde la colpa sarà di chi ha voluto le primarie e poi le ha negate non sua. Basta poco per capire chi ha giocato al massacro nel 2001, 2002 e gioca ancora oggi a spaccare tutto. Insomma invece di insultare (ripeto è sempre il bue che chiama cornuto l’asino) e di inalberarsi è meglio ragionare. Almeno qui da noi così si fa. Meditate gente, medidate. (Rainulfo Drengot Conte di Aversa 1030-1045)

 
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