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CASERTA: AVVOCATO AFFITTAVA 17 APPARTAMENTI PAGANDO 32€ DI ICI


La Guardia di Finanza di Caserta, nell’ambito delle varie attività di polizia economica e finanziaria, è costantemente impegnata nell’acquisizione di dati ed elementi utili all’individuazione dei soggetti da controllare sulla base degli indizi di “pericolosità” fiscale raccolti. In tale contesto, i finanzieri della Compagnia di Caserta, particolarmente attenti alle fenomenologie illecite che caratterizzano il territorio, hanno individuato due anziani coniugi di San Nicola la Strada (marito avvocato e moglie pensionata, titolare di altre attività commerciali), proprietari, tra loro, di ben 17 unità immobiliari quasi esclusivamente locate “in nero”. Attraverso l’esecuzione di mirati ed approfonditi accertamenti, sono stati dunque ricostruiti oltre 450 mila euro di redditi “di fabbricati” completamente sottratti a tassazione e derivanti dalla riscossione di “canoni di locazione”. Sono risultate altresì evase le relative imposte indirette (ICI, Registro, Bollo), nonché commesse numerose violazioni alle leggi di pubblica sicurezza connesse all’obbligo di effettuazione delle previste comunicazioni agli organi di polizia. Al competente Comune è stata segnalata l’evasione dell’ICI che, nonostante i 17 appartamenti affittati, veniva corrisposta nella sola misura di 32 euro. Dall’esito delle indagini, particolarmente laboriose, le Fiamme Gialle casertane, hanno accertato che nel regolare gli accordi di affitto, venivano prese particolari misure, volte a mascherare la reale situazione, mediante il ricorso a pagamenti direttamente con banconote (il timore era quello di lasciare una qualche traccia cartacea dell’effettivo rapporto esistente), ovvero attraverso la redazione di artificiose scritture private di cui i locatari si guardavano bene dal rilasciare copia alle parti. Anzi, in alcuni casi, giocando sullo stato di bisogno e necessità degli inquilini (per la maggior parte persone poco abbienti, extracomunitari, pensionati, ecc.), gli stessi erano obbligati a firmare fogli di carta in bianco, sui quali le condizioni e le regole venivano successivamente apposte a seconda dei casi. Qualora i “canoni di affitto” non fossero stati corrisposti, il proprietario, nelle sue vesti di avvocato, provvedeva anche ad avviare la procedura di recupero delle somme dovute, istaurando un vero e proprio contenzioso civile. Il paradosso è che in qualche caso l’inquilino moroso oltre a trovarsi in giudizio contro il suo proprietario di casa, ha dovuto pagargli anche la parcella per le spese processuali. I Finanzieri, nel constare le irregolarità riscontrate, hanno inoltre avviato le procedure per l’adozione delle misure di garanzia a tutela del credito erariale, ex art. 22 del D.Lgs. 471/97, in ragione oltre che dell’entità della materia imponibile sottratta a tassazione, anche della significativa differenza tra i redditi dichiarati e quelli ricostruiti. Il fenomeno delle locazioni immobiliari, rientra tra i settori di servizio verso i quali le Fiamme Gialle casertane esercitano una costante attività di vigilanza, come confermano i risultati di servizio conseguiti nell’ultimo biennio, tra cui si ricorderà quello avente ad oggetto la scoperta di una casalinga titolare di ben 41 alloggi locati totalmente “in nero” nell’area domitia. Il risultato conseguito si inquadra dunque nel più ampio obiettivo istituzionale di prevenzione e repressione delle violazioni tributarie e finanziarie e testimonia l’impegno profuso nella scoperta di quei fenomeni evasivi connessi al possesso di beni in quantità e misura tale da determinare un alto, ma celato, indice di capacità contributiva. (13 aprile 2007-14:25)

 
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