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CASERTA: CRITICO' EX PM DI PIETRO, CASSAZIONE LO ASSOLVE DA CALUNNIA


SANTA MARIA CAPUA VETERE (CASERTA) - Un egiziano di 42 anni, Aly Saleh Ahmed Makarm, condannato per omicidio dal tribunale di Milano per avere ucciso una ragazza 17 anni fa, è stato assolto dal reato di calunnia dai giudici della sesta sezione della Cassazione (presidente Luigi Sansone) nell'ambito del processo che vedeva Makarm accusato per aver criticato l'operato dell'ex pm di 'Mani Pulite' Antonio Di Pietro, oggi ministro delle Infrastrutture. L'egiziano fu incriminato dalla Procura di Napoli dopo aver scritto una lettera dal carcere di Carinola (Caserta), nella quale lamentava le precarie condizioni di salute citando il proprio caso giudiziario nato da un'inchiesta condotta dall'attuale presidente dell'Italia dei Valori. Costretto più volte al ricovero nel centro clinico del penitenziario di Secondigliano (Napoli) Makarm ha sempre sostenuto di essere vittima di un errore giudiziario. In una lettera scritta al procuratore generale della Corte di Appello di Napoli, finita poi al vaglio del tribunale di Sorveglianza, l'uomo raccontò i suoi problemi di salute e l'inizio dei suoi guai giudiziari non risparmiando critiche verso l'operato dell'ex pm di Mani pulite. L'accusa di calunnia é caduta con il verdetto degli ermellini che hanno anche respinto la richiesta risarcitoria di Di Pietro. L'egiziano, difeso dall'avvocato Luigi Iannettone, si è sempre proclamato innocente per l'omicidio di Rossella Malvini, avvenuto a Milano nel 1990. Per quel delitto, l'ex pm di Mani Pulite Antonio Di Pietro chiese ed ottenne la condanna di Makarm a 26 anni di carcere: condanna tramutata in ergastolo in Appello dopo l'ulteriore contestazione del reato di violenza sessuale. (12 aprile 2007-19:05)

 
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