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SANTA MARIA CAPUA VETERE: PER 'RINASCITA' A RISCHIO 180 PALAZZI STORICI


SANTA MARIA CAPUA VETERE (Caserta) – I mezzi per la demolizione (speciali macchine noleggiate a suon di migliaia di euro) erano stati prenotati, gli operai avvertiti: ma i titolari dell’impresa che martedì scorso erano pronti per far abbattere lo storico Palazzo Mariotti, all’angolo tra via Mazzocchi e via Avezzana, la mattinata del 10 aprile scorso l’hanno passata quasi tutta negli uffici tecnici del comune di Santa Maria Capua Vetere. Motivo: l’improvvisa sospensione da parte dei responsabili comunali, ufficializzata soltanto nella tarda mattinata del giorno della demolizione, per l’allarme lanciato nei giorni scorsi dall’associazione cittadina «Rinascita Cittadina». Eppure, stando a quanto si apprende da fonti municipali, per l’abbattimento e la successiva realizzazione dei 14 appartamenti a cura di un’ impresa di Casal di Principe, ci sarebbero tutte carte in regola, comprese le autorizzazioni di ben due Soprintendenze. Questa mattina, inoltre, una relazione dettagliata del procedimento, sarà illustrata al commissario prefettizio dal dirigente comunale. Intanto, stando a quanto emerso ieri da una conferenza stampa convocata da «Rinascita» ((l’associazione civica che candida a sindaco l'avvocato Pierfrancesco Lugnano), sarebbero 180 i palazzi storici cittadini a «rischio abbattimento». Dati resi noti dall’architetto Alfredo Di Patria, fecente parte del direttivo del sodalizio presieduto da Mariella Uccella, insieme a Mario Tudisco, Enzo Patria, Piera Visca, Mena Camanzo e l'ex consigliere comunale ed ex assessore Marciano Schettino. L’associazione ha inviato una richiesta al commissario prefettizio Gerardina Basilicata nella quale si chiede, «di disporre la moratoria della demolizione dei fabbricati in tutta la città, fin quando il prossimo consiglio Comunale che risulterà dalle elezioni non abbia avuto modo di ridefinire le regole urbanistiche da far valere in questa città». Una difesa a spada tratta dell'urbanistica, quella di «Rinascita Cittadina» per difendere, con coraggio e con spirito di servizio verso la cittadinanza, la storia e le tradizioni dell'antica Capua messe duramente a repentaglio da un decennio di speculazione edilizia che ha interessato gran parte del territorio. Va ricordato che, negli anni Ottanta, i sotteranei e tutta l'area circostante Palazzo Mariotti furono oggetto di una campagna di esplorazione, con un sistema all'avanguardia (fu uno die primi casi in cui venne sperimentato una sorta di «georadar») a seguito della quale venne scoperta una serie di cunicoli scavati nel tufo nei quali e ritrovati antichi frammenti. (dal Corriere del Mezzogiorno di Giovedi 12 Aprile)

 
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