Un uomo, internato nell'ospedale psichiatrico giudiziario di Aversa, è morto il 7 marzo scorso nell'ospedale Cotugno di Napoli: Antonino M., 43 anni era affetto da Hiv ed è deceduto lo stesso giorno in cui é stato ricoverato nella struttura sanitaria partenopea. Lo rende noto l'Osservatorio Nazionale sulle condizione della detenzione dell'associazione Antigone, sottolineando fra l'altro che la notizia è trapelata soltanto oggi, dopo un mese. "Con quest'ultimo salgono a quattro - dice il presidente Dario Stefano Dell'Aquila - i decessi degli internati campani, registrati nell'ospedale psichiatrico giudiziario, per cause diverse, negli ultimi sei mesi". "Questa morte, tecnicamente, non è avvenuta in carcere e quindi, formalmente, non risulterà nelle statistiche degli eventi critici - si sottolinea nel comunicato - Ci chiediamo, però, come sia stato possibile considerare lo stato di salute di questo detenuto compatibile con l'internamento, e perché si sia arrivati al ricovero solo quando, evidentemente, non c'era più nulla da fare". "Riteniamo indispensabile giungere ad un radicale superamento degli opg ed il meccanismo dell'internamento che, così come strutturato - conclude il presidente dell'associazione - costringe persone con disagio mentale a pene lunghe e indefinite, a fronte molto spesso di un reato lieve e di scarsa pericolosità sociale". (6 aprile 2007-20:40)